Nigeria/ Attacchi delle milizie islamiche alle stazioni della polizia: si stimano 150 morti in 2 giorni. Possibile coinvolgimento di Al-Qaeda

Pubblicato il 27 Luglio 2009 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA

Dopo la Somalia la Nigeria? La Somalia: uno Stato che si è dissolto e che ora sta diventando un territorio definito “l’Afghanistan africano”. La Nigeria: uno sterminato paese che sta vivendo episodi ripetuti da guerra civile. Decine di persone sono state uccise nel nord della Nigeria durante gli attacchi che i miliziani islamici hanno organizzato  contro le stazioni della polizia locale, portando il numero complessivo delle vittime a 150 in soli due giorni. L’Africa sta diventando sempre più terreno di scontri per i fondamentalisti islamici e fa breccia l’idea di un possibile coinvolgimento di Al-Qaeda.

Ci sono stati attacchi a Wudil, a 20 chilometri da Kano, la più grande città nel nord della Nigeria. A Bauchi, teatro della violenza di domenica, 26 luglio, adesso adesso è in vigore il coprifuoco.

Un reporter della Bbc ha contato 100 corpi, la maggior parte di miliziani, vicino al commissariato di polizia di Maiduguri, dove moltissimi civili sono fuggiti dalle loro case.

I miliziani islamici seguono un predicatore, Mohammed Yusuf, contrario alle scuole occidentali perché il sistema educativo sarebbe contro quello islamico. Il gruppo sarebbe una frangia marginale che ha destato l’attenzione della polizia locale per il reclutamento di giovani e la convinzione che la cultura occidentale e la scienza sarebbero cose peccaminose.

I 150 milioni di abitanti dello stato africano si dividono abbastanza uniformemente tra mussulmani e cristiani, due gruppi che vivono di solito in modo pacifico, a parte qualche violenza occasionale da entrambi i fronti.

Nel nord della Nigeria vige la legge della Sharia, ma finora non c’è stato alcun legame con la violenza di Al-Qaeda nel paese. Adesso le preoccupazioni iniziano ad aumentare.