
Coniugi mummificati in Veneto, il mistero sulla morte della moglie e la mancata chiamata dei soccorsi (FOTO ANSA) - Blitz Quotidiano
I corpi di Marco Steffenoni e della moglie Maria Teresa Nizzolo sono stati trovati mummificati lo scorso 15 marzo nella loro villa a Monte Ricco, nella zona collinare tra Verona e Negrar di Valpolicella. A scoprire i cadaveri dei coniugi, rispettivamente di 75 e 76 anni e deceduti ad autunno 2024, è stato un gruppo di tre ragazzi, che quel giorno si era dato alla pratica dell’urbex (l’esplorazione urbana di luoghi abbandonati). Dopo le prime indagini e l’autopsia, è emerso che lui è morto con certezza per infarto, mentre non è stata appurata per ora la causa del decesso della moglie, che resta avvolta dal mistero.
Il mistero del decesso della moglie
Escludendo il coinvolgimento di terze persone, come stabilito dal medico legale, non è chiaro come sia morta la signora Nizzolo. Forse un suicidio messo in atto aprendo i rubinetti del gas, forse un malore, forse si è lasciata semplicemente morire di crepacuore. Da capire anche chi si sia spento per primo/prima e per quale motivo non abbia chiamato i soccorsi.
Il testamento
I due coniugi non avevano figli. Lui era già gravemente malato e, come confidano dei religiosi di Verona, Steffenoni aveva fatto testamento. In accordo con la moglie, l’ex dentista aveva lasciato il loro patrimonio ingente al prossimo, nello specifico, il terzo settore. Il suo lascito avrebbe aiutato i migranti e chi combatte contro le sperimentazioni di laboratorio sugli animali.