La statua della Madonna ha lasciato il campo dei rosari a Trevignano Romano. Con la statua sono state tolte anche quella di San Michele Arcangelo e il crocefisso, insieme alle sessantuno panche, per rispettare l’ordinanza del Comune di rimozione e ripristino dei luoghi emessa il 18 aprile scorso.
Madonna di Trevignano, la veggente perde il ricorso
L’associazione Madonna di Trevignano Ets appreso del provvedimento dell’amministrazione comunale di tre mesi fa lo ha impugnato e ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Tar che lo ha respinto, così Gisella Cardia e suo marito si sono appellati al Consiglio di Stato, il quale ha emesso la stessa sentenza. Il perché è da ricondurre al fatto che nonostante si tratti di una proprietà privata acquistata dall’associazione ad un ristoratore del posto, ricade all’interno del Parco di Bracciano e Martignano, è sottoposta a vincolo paesaggistico ad esclusivo uso agricolo e non ci si può costruire nulla. La sentenza del Consiglio di Stato non vieta però i raduni di preghiera, che potranno continuare, per assicurare in quel luogo la “libertà di culto”.
I raduni continueranno
La presunta “veggente” ha dichiarato in un incontro con i suoi seguaci “non arretrerò di un millimetro, resterò qui, insieme a tutte le persone che ci vogliono bene”. L’intenzione è quella di continuare la preghiera sulla collina che, a detta della Cardia, le avrebbe indicato la Madonna stessa come luogo dove le sarebbe apparsa mensilmente, per consegnarle messaggi destinati ai fedeli. Questa settimana il vigili urbani raggiungeranno il terreno per accertare l’ottemperanza dell’ordinanza come hanno fatto per la rimozione della tettoia abusiva.