E’ stato sposato per quattro volte e ha subito un attentato di mafia. La vita di Maurizio Costanzo, scomparso a Roma all’età di 84 anni, è passata anche da qui oltre che dal suo salotto televisivo. Dai suoi amori, i figli, la vita privata e gli avvenimenti che l’hanno stravolta, come l’attentato organizzato dalla mafia che avrebbe potuto costargli la vita anni fa.
Maurizio Costanzo, le ex mogli
Le sue ex mogli sono Lori Sammartino, Flaminia Morandi e Marta Flavi. La prima relazione con Sammartino è stata piuttosto chiacchierata dal momento che lei aveva 14 anni più di lui. Si sono sposati nel 1963 quando lui aveva 25 anni e lei 39.
Nel 1973 Costanzo ha sposato la giornalista Flaminia Morandi, insieme alla quale ha avuto 2 figli: Camilla Costanzo, di 45 anni, che oggi lavora come sceneggiatrice e Saverio Costanzo, di 42 anni, che oggi fa il regista. Entrambi gli hanno regalato due nipoti, per un totale di quattro.
Nel 1989 Costanzo sposa Marta Flavi, anche lei conduttrice televisiva. Ma tempo un solo un anno e già si separano: il divorzio sarà effettivo 5 anni dopo. Nel frattempo Costanzo ha avuto una relazione con Simona Izzo. Di lei ha raccontato: “Quella con Simona è stata una storia importante, in cui abbiamo lavorato insieme, litigato insieme, fatto la pace insieme”.
Maria De Filippi, 27 anni accanto a Costanzo
L’ultima moglie, quella definitiva, è stata Maria De Filippi, che gli è rimasta accanto negli ultimi 27 anni. Lei 23 anni più giovane di lui, lui già pluri-separato e ancora sposato all’epoca con Marta Flavi. Si sono conosciuti ad un convegno al Festival di Venezia che proprio Costanzo moderava.
De Filippi, fresca di laurea con lode in Giurisprudenza, lavorava nell’ufficio legale di una società che produceva videocassette. Sognava di diventare avvocato, ma l’incontro con Costanzo l’ha portata verso la tv. Piacevolmente colpito dalla sua professionalità, Costanzo le chiese di lavorare come sua assistente a Roma . Lei accettò e da quella conoscenza sempre più affiatata sul lavoro è scoccato l’amore.
Nel 1990 il fidanzamento ufficiale e nel 1995 le nozze, celebrate dall’allora sindaco di Roma, Francesco Rutelli, al termine di una cerimonia in Comune con pochissimi invitati e molte telecamere. Poi, nel 2002, la coppia ha preso in affido un bambino, di nome Gabriele, all’epoca dieci anni, adottato definitivamente nel 2004. Oggi il ragazzo lavora con la madre nella redazione di Uomini e Donne.
Maurizio Costanzo, l’attentato di mafia
La vita di Maurizio Costanzo e Maria de Filippi fu sconvolta da un attentato organizzato dalla mafia che avrebbe potuto costare la vita ad entrambi. Soltanto per un pelo l’auto su cui viaggiavano non saltò in aria, e De Filippi più volte ha confessato di aver faticato molto negli anni successivi a riprendersi dallo choc.
Siamo a inizio anni Novanta, una delle pagine più buie della storia d’Italia. In seguito all’omicidio di Libero Grassi, avvenuto nel 1991, insieme a Michele Santoro, Costanzo aveva realizzato una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Memorabile fu la scena in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto “Mafia made in Italy”. Un’iniziativa poco gradita a Cosa nostra. Così il 14 maggio 1993, una Fiat Uno imbottita con novanta chilogrammi di tritolo esplose in via Ruggero Fauro (vicino al Teatro Parioli).
Al momento dell’esplosione erano in transito due autovetture: una Mercedes blu presa a nolo la mattina dell’attentato condotta da Stefano Degni e dove sedevano Maurizio Costanzo (di ritorno dalle registrazioni del Maurizio Costanzo Show) e l’allora sua compagna Maria De Filippi e, a brevissima distanza, una Lancia Thema con a bordo le guardie del corpo Fabio De Palo (rimasto lievemente ferito) e Aldo Re (che subì lesioni legate allo shock).
Fortunatamente non ci furono vittime, e gli occupanti della Mercedes rimasero illesi per un ritardo nello scoppio causato dal telecomando e per un muretto di una scuola che fece da protezione all’automobile blindata di Costanzo.
Da quel momento De Filippi aveva fatto promettere al marito di non trattare più certe tematiche, perché la vita era più importante. Ma per il giornalista la ricerca della verità era più forte così continuò a fare le sue inchieste al Maurizio Costanzo Show e lei a viaggiare su una macchina a parte.
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