Cucina italiana, stella Unesco. È patrimonio dell’umanità. Meloni: "È il nostro ambasciatore più formidabile" (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Riconoscimento storico: la cucina italiana è nell’Olimpo, è diventata Patrimonio dell’Unesco. La nostra tradizione culinaria è stata premiata a New Delhi perché, oltretutto, favorisce l’inclusione. Nelle motivazioni spicca un passaggio-chiave che sintetizza il nostro vivere. Eccolo: “Cucinare è per gli italiani una attività comunitaria”. Dunque, non solo piatti e ricette ma anche pratiche e saperi che uniscono territori, famiglie, comunità. In sintesi: un mix di culture e saper vivere.
New Delhi non ha fatto altro che certificare un dato consolidato nel tempo, messo a fuoco da letteratura e cinematografia. Come dice Battisti, lo chef di Ratanà: ”Eravamo già i più amati e imitati”. Aggiunge lo chef Massimo Bottura, 3 stelle Michelin: ”La nostra cucina non è una somma di ricette ma un rito quotidiano”. È il caso di ricordare che Bottura, fra i più premiati chef del mondo, ha creduto fin dal primo momento nella candidatura Unesco e non ha mai smesso di battersi per questo obiettivo portando il messaggio della nostra cucina come “gesto d’amore” sui palcoscenici internazionali raccontandone l’anima più autentica.
Il dossier vincente
A New Delhi la commissione ha esaminato con cura il dossier italiano preparato da esperti assieme al Governo. Un dossier redatto da un comitato scientifico composto da esperti di antropologia, storia dell’alimentazione, agronomia. Durante la sessione in India sono stati presentati 60 dossier provenienti da 56 Paesi, Marocco e India compresi. Il riconoscimento Unesco non ha avuto esitazioni: ha premiato la cucina italiana nella sua interezza, cioè come patrimonio vivo fatto di saperi, tradizioni, territori, filiere e convivialità.
Mattarella: “Rafforzato il nostro prestigio”
Il presidente della Repubblica ha giustamente esultato sottolineando che il premio “aumenta il prestigio dell’Italia nel mondo”. Anche la premier Giorgia Meloni ha rimarcato l’importanza del riconoscimento dicendo in un video messaggio diffuso subito dopo l’annuncio ufficiale: ”La cucina italiana è il nostro ambasciatore più formidabile. Accompagna il turismo, arricchisce l’offerta culturale italiana e racconta al mondo il desiderio di essere presente nei tanti luoghi e tra le persone che rendono l’Italia una comunità“.
Pensiero condiviso naturalmente dal ministro dell’agricoltura Lollobrigida (“Ringrazio quanti hanno lavorato alla candidatura”.) Dalla sede indiana è arrivata anche la soddisfazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani secondo cui la cucina italiana “è anche salute” e ha promosso una agricoltura fatta di produttori che sono “i migliori custodi della nostra terra”.
Tra i molti commenti che hanno sottolineato il riconoscimento spicca quello di Paolo De Castro, presidente di Nomisma. Ha osservato: ”Questo riconoscimento arriva in un momento complesso in cui il commercio globale sta diventando meno fluido e può aiutare a proteggere il mercato dall’Italian soundig che vale oltre 120 miliardi”.
