Inaugurata alla Scala la stagione lirica con “Lady Macbet” di Sostakovic, in piazza proteste di artisti e pro Pal - Blitzquotidiano.it (Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk’ di Dmitrij Šostakovič, foto Brescia e Amisano © Teatro alla Scala)
Alle 18 in punto, con il “canto degli italiani” eseguito dall’orchestra della Scala, si è aperta ufficialmente la stagione lirica nel tempio più famoso del mondo. In piazza la protesta degli artisti, dei sindacati (contro i tagli allo spettacolo) e i pro Pal. L’evento ha regalato il record di incassi: 2 milioni e 800 mila euro. Mai una prima scaligera aveva raggiunto una cifra del genere. In scena la Lady Macbeth di Sostakovic, geniale compositore russo scomparso 50 anni fa.
IL FASCINO DEL FOYER

Moda, mantellli, lustrini, gioielli, parata di vip e damazze. Il look dell’evento scaligero ha un suo fascino ma anche regole consolidate nel tempo. Banditi viola, toni sgargianti e volumi oversize. A Sant’Ambrogio vincono nero, cipria e oro. Ci sono regole non scritte fin dal 1951 quando era direttore artistico il grande Victor De Sabata e Maria Callas aveva debuttato pochi mesi prima. Negli anni molti i big in sala. Qualche nome? Sofia Loren, Tamberi, Luca Argenteri, Achille Lauro, Beatrice Borromeo, Alessandro Cattelan, Ludovica Sauer, Pedro Almodovar, Liliana Segre. Ma ci sono stati anche capi di stato come Mattarella e Angela Merkel. Persino Re Carlo e’ venuto alla Scala con la principessa Diana. Tra le griffe come sempre ha vinto Armani con la sua eleganza sussurrata e mai sopra le righe.
PRIMA DONNA IL SOPRANO SARA JAKUBIAK
Il soprano statunitense del Michigan – pragonista dell’opera – ha iniziato la carriera internazionale nel 2013, ma prima ha giocato a Softball ( 2 titoli nazionali). In Italia prima della Scala e’ andata in scena alla Fenice di Venezia nel 2023. Il compito di Sara è notevole. Il suo ruolo e’ intenso, e’ la tragica protagonista che tradisce il marito e il suocero tirannico e finisce in Siberia. Dice:” Si, e’ una storia tragica ma non priva di eroismo. Caterina è una assassina a sangue freddo ma anche una femminista. C’è qualcosa nella sua umanità con cui tutti possono identificarsi. Caterina è il personaggio più intenso e sanguinario che ho mai affrontato”.
CAST STELLARE ALLA SCALA
Detto di Sara, due altri cantanti in vetrina: il basso Alekander Roslavets nei panni del perfido Boris ( suocero ubriacone e molesto di Caterina), e il tenore k (lo sposo Sergej). Tra suocero e nuora c’e’ il debole Zinovij affidato al tenore Akimov regolarmente deriso da una orchestra che lo tratteggia con pernacchie musicali. Il maestro Chailly ha proposto la prima versione. La serata è andata in diretta a Berlino e Philadelphia. Nel palco reale il ministro Giuli, Liliana Segre, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana e il sindaco Beppe Sala. Sul palcoscenico si sono alternati 24 cantanti.
OPERA CENSURATA PER 30 ANNI
Alla Scala è andata in scena una “ Lady Macbeth del distretto di Mcensk”, in versione originale. L’opera di Shostakovich è andata in scena nel 50esimo anniversario dalla scomparsa del geniale compositore russo; opera fortemente voluta dal direttore musicale della Scala, Riccardo Chailly alla sua 12esima inaugurazione di stagione con quella che definisce “ una grandissima partitura inevitabile del Novecento”. L’opera è stata censurata per 30 anni dal 1936 al 1963 quando con non indifferenti rimaneggiamenti fu riveduta.
CENA DI GALA PER 500 PERSONE
Al termine della rappresentazione (3 ore e mezza, intervalli compresi), in programma la consueta cena di gala affidata quest’anno allo chef Davide Oldani, milanese doc, due stelle Michelin. Menù tra tradizione e contemporaneità. Inizia con uno spaghetto 3D, poi cappelletti al burro nocciolo e profumo di erba salvia, secondo di vitello e infine dessert al cioccolato, mandorla e salsa all’arancia. Ai tavoli 500 invitati.
