Incidente all'oleodotto ex russo in Brandeburgo: sversati 200mila litri di petrolio (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Almeno 200mila litri di petrolio sono fuoriusciti dall’oleodotto brandeburghese, in Germania, a causa di un incidente avvenuto alla stazione della conduttura di Gramzow. La stima è dei vigli del fuoco, in forze sul posto con circa 100 unità per domare il flusso.
L’Uckermark, terra natale di Angela Merkel
Stando alla PCK, proprietaria dell’impianto, al momento non vi sarebbero elementi che fanno pensare ad una causa esterna. Quello che si profila come un possibile disastro, è avvenuto in un luogo in cui si stavano svolgendo dei lavori.
L’Uckermark, la zona del Land in cui è accaduto il fatto, è il luogo in cui è cresciuta Angela Merkel, che spesso ci torna in vacanza. Circa cento vigili del fuoco sono stati attivati sul luogo dell’incidente, oltre a 25 dipendenti della raffineria.

“Autobotti stanno aspirando il petrolio”, ha detto, precisando che la situazione è sotto controllo, almeno “lì dove il petrolio scorre direttamente”. Per quanto riguarda i piccoli corsi d’acqua nelle vicinanze, la stessa fonte ha aggiunto che potrebbero esserci finite “piccole quantità” del combustibile sversato.
“Non conosciamo ancora l’entità dei danni, ma sospettiamo che siano molto importanti”, ha dichiarato alla Bild il portavoce del ministero dell’Ambiente del land di Brandeburgo, Matthias Bruck. “Temiamo che del petrolio abbia raggiunto la Welse, un affluente dell’Oder”, ha aggiunto, affermando al quotidiano che i vigili del fuoco hanno dispiegato barriere galleggianti.
Filiale tedesca della russa Rosneft
La raffineria in cui è avvenuto l’incidente è di proprietà di una filiale tedesca del gigante petrolifero russo Rosneft, ed è sotto la tutela del governo tedesco dal settembre 2022.
Da gennaio 2023, in seguito all’embargo deciso a livello europeo dopo l’invasione dell’Ucraina, l’impianto ha smesso di approvvigionarsi di petrolio russo e funziona con soluzioni alternative, ricevendo forniture tramite il porto di Rostock e quello di Danzica, nella vicina Polonia.
