Prima della Scala fra eros e scandalo: ben 11 minuti di applausi per Lady Macbeth e il maestro Chailly (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Un successo travolgente.Ben 11 minuti di applausi per la Prima della Scala. Premiata la scelta coraggiosa del maestro Chailly anche per modernità e l’attualità dell’opera del compositore russo Shostakovic: un mix di eros e scandalo che ha conquistato. Ovazioni per il soprano statunitense Sara Jacubiajk che ha superato ogni ostacolo offrendo una lady ribelle con una bella prova anche di resistenza.
Ha interpretato una protagonista pluriomicida con una tensione drammatica costante. Una “ Lady Macbeth del distretto di Mzensk” al centro di un’opera tragico-satirica dove la sensualità e l’ironia, la malinconia e l’orrore, la passione e la rassegnazione hanno coinvolto tutti i personaggi. La relazione musica/azione è stata centrata dal regista russo Valery Barkmhatov.
L’OPERA CON DUE PRIMATI

Due da segnalare: il display con i sottotitoli per il pubblico e l’incasso più alto mai registrato da una Prima del 7 dicembre. Incasso record di 2.679.482 euro, meglio dei 2.560.000 euro della Forza del Destino dello scorso anno. C’era attesa, del resto, per questo capolavoro che al debutto nel 1936 era stato stroncato da Stalin e bollato dalla Pravda come “ caos invece di musica”. L’opera è rimasta nel dimenticatoio per 30 anni. Trama convincente: Ekaterina ha una passione per il garzone Sergej che è sfociata in una scia tragica. Uccisi lo suocero ubriacone e molesto e il marito impotente. Ekaterina, catturata,finisce tragicamente in Siberia.
MOLTE ASSENZE POLITICHE
Come sempre la Prima é stata una conta di presenti e assenti. Ha fatto parlare soprattutto l’assenza del presidente Mattarella (comunque rappresentato da Liliana Segre), della premier Meloni e del presidente del Senato La Russa; non accadeva dal 2017. Commento in antico stile leghista del governatore della Regione Attilio Fontana:” Stiamo bene anche da soli”.
In platea volti noti come Fabio Capello, il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta, l’attore Giorgio Pasotti, il cantante Mahmood, Veronica Pivetti, la coppia Favino e la compagna Anna Ferzetti, la prima ballerina della Scala Nicoletta Manni con il marito e collega Andrijashenko.
PROTESTE SOTTO TONO
La piazza davanti al teatro ha mescolato umori diversi: insieme ai professori d’orchestra, coristi della Scala e sindacati ( chiesta attenzione per la cultura e finanziamenti adeguati), si è registrato il presidio in favore della Palestina e la “Prima popolare” organizzata dai centri sociali. Proteste sotto tono che si sono intrecciate alle proteste per l’Ambrogino d’Oro assegnato dal Comune di Milano al Nucleo Radio Mobile dei Carabinieri dopo la vicenda della morte di Ramy, il ragazzo del Corvetto deceduto alla fine di un inseguimento.
PROMOSSI MAESTRO E ORCHESTRA
Il maestro Riccardo Chailly, alla sua 12 esima prima, è stato premiato con un trionfo di applausi finali, un giusto premio per il grande impegno profuso e per la scelta fuori dagli schemi. Apprezzata la scenografia cinematografica. Molti gli applausi per l’orchestra, come sempre impeccabile. Applausi anche per il coro , il regista e i suoi collaboratori. Entusiasta della sua prova il soprano americano:”Mi sono sentita a mio agio… solo dopo 20 minuti”. E poi scherzando ha aggiunto:” Sono salita su una McLaren in corsa e ora ho bisogno di tanto relax”.
