Disoccupazione 2014 al 12,7%, la più alta dal ’77. Ma a gennaio scende (0,1%)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2015 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA
Disoccupazione 2014 al 12,7%, la più alta dal '77. Ma a gennaio scende (0,1%)

Disoccupazione 2014 al 12,7%, la più alta dal ’77. Ma a gennaio scende (0,1%)

ROMA –  Disoccupazione 2014 al 12,7%, la più alta dal ’77. Ma a gennaio scende (0,1%). Nel 2014 il tasso di disoccupazione è salito in Italia al 12,7% dal 12,1% del 2013. Lo rende noto l’Istat, specificando che il dato annuale è il massimo mai registrato dal 1977. Il tasso di disoccupazione a gennaio è pari al 12,6%.

Lo comunica l’Istat aggiungendo che, dopo il calo di dicembre, il primo mese del 2015 ha registrato una ulteriore diminuzione di 0,1 punti percentuali, tornando sullo stesso livello di dodici mesi prima. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni che cercano lavoro) è sceso a gennaio 2015 al 41,2% dal 41,4% di dicembre 2014. Il tasso è il minimo da agosto 2013 (40,8%), ovvero da 17 mesi a questa parte.

Boom agricoltura.  L’ agricoltura fa registrare un incremento record del 7,1 per cento nel numero di occupati, che è dieci volte superiore al valore medio totale di tutti i settori. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al quarto trimestre del 2014 in occasione della diffusione dei dati Istat su occupati e disoccupati in Italia. Il trend positivo dell’agricoltura è particolarmente importante e – sottolinea la Coldiretti – è il risultato di una crescita del 17,5 per cento al nord e del 2,8 per cento al centro e dell’1,1 per cento.

4 milioni in part-time contro 18 milioni a tempo pieno. Gli occupati part-time nel 2014 hanno superato i 4 milioni contro i 18 milioni a tempo pieno. Lo rende noto l’Istat. In particolare nel quarto trimestre dello scorso anno, gli occupati a tempo parziale sono aumentati a ritmo sostenuto (+3,2%, 128mila unità), con una crescita che interessa soprattutto il part-time involontario, pari al 64,1% dei lavoratori a tempo parziale (62,1% un anno prima). Tra ottobre e dicembre sono inoltre cresciuti con maggiore intensità i dipendenti a termine (+6,6%) e i collaboratori (+8,9%).