Lavoro, le 6 cose da aggiungere al Curriculum per farsi assumere

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2018 - 06:15| Aggiornato il 5 Agosto 2020 OLTRE 6 MESI FA
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Lavoro, le 6 cose da aggiungere al Curriculum per farsi assumere

ROMA – Sono sei le nuove competenze da aggiungere al curriculum entro i prossimi due anni così da garantirvi un’assunzione. Per chi sta pensando a un nuovo percorso professionale, aggiornare il curriculum vitae è la priorità assoluta ma nel mondo attuale in rapida evoluzione, qualità alta della produttività e capacità di leadership non sono sufficienti.

Secondo il report di Future of Jobs del World Economic Forum, entro il 2020 i datori di lavoro cercheranno un nuovo gruppo di competenze e volendo distinguersi ci sono sei nuove competenze chiave da elencare nel CV.

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Il report, secondo inc.com, era specificamente finalizzato a prevedere in che modo progressi tecnologici come realtà virtuale, intelligenza artificiale e robot avrebbero un un impatto sui datori di lavoro e, quindi, su ciò che vorrebbero dal personale.

Più di un terzo delle competenze chiave, dai datori di lavoro non sono ancora considerate importanti ma lo saranno in futuro. Ad esempio, l’intelligenza emotiva, che non può essere replicata da un robot, diventerà un enorme punto di forza. Per fare delle previsioni, i ricercatori hanno intervistato 350 dirigenti di nove industrie in 15 delle maggiori economie del mondo.

1. Flessibilità cognitiva
E’ definita come la capacità di generare o utilizzare diversi complessi di norme per combinare o raggruppare le cose in modi differenti.
Gli intervistati prevedono che entro 2 anni, una vasta gamma di posti di lavoro richiederà un livello più elevato di abilità cognitive, come creatività, ragionamento logico e sensibilità ai problemi, quale parte delle  competenze fondamentali stabilite.
È particolarmente significativo, dato che più della metà attualmente non richiede queste competenze, o in misura minore.

2. Valutazione e capacità decisionale
Sarà molto richiesto chi è esperto nel considerare costi e benefici di potenziali azioni e scegliere il più appropriato.
Potrebbe sembrare nulla di nuovo, ma i datori di lavoro apprezzeranno soprattutto la capacità di prendere decisioni basate sui dati man mano che subentrano dei cambiamenti.

3. Intelligenza emotiva
Essere consapevoli delle reazioni degli altri e capire perché reagiscono in un certo modo è un’abilità che sarà molto apprezzata dai datori di lavoro.
Nel complesso, le abilità sociali come la persuasione, l’intelligenza emotiva e l’insegnamento agli altri saranno più richieste in tutti i settori rispetto alle competenze tecniche ristrette, come la programmazione, il funzionamento e il controllo delle apparecchiature.

4. Creatività
Nel 2015, la creatività era la decima abilità più richiesta dai datori di lavoro, ma ora è terza.
Questo perché quando emergono nuove tecnologie, i capi sono alla ricerca di persone in grado di pensare a modi creativi da applicare a nuovi prodotti e servizi.

5. Pensiero critico
Anziché ridurre la necessità di competenze umane, l’automazione alimenta effettivamente la domanda. Secondo inc.com, è dovuto al fatto che le macchine devono essere “orientate eticamente e in modo ottimale”.
I datori di lavoro hanno bisogno di persone in grado di valutare i modi in cui la tecnologia andrà a beneficio di un’azienda e dei suoi dipendenti.

6. Soluzione di problemi complessi
Allo stesso modo, gli umani sono necessari per interpretare i dati forniti dalla tecnologia.
Inc.com fa l’esempio di un ospedale che utilizza localizzatori portabili per mappare i modelli di camminata del personale così da rendere i giri di lavoro più efficienti.
Affidandosi esclusivamente ai dati, si potrebbe scoprire che una soluzione è poco pratica o pericolosa, quindi si ha bisogno di un umano per analizzare quei risultati e avere conversazioni intelligenti con lo staff e i pazienti così da trovare la soluzione migliore.