Manovra: spese di sicurezza a carico di chi organizza eventi e concerti

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Maggio 2017 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA
Manvora: spese di sicurezza a chi organizza eventi e concerti

Manvora: spese di sicurezza a chi organizza eventi e concerti (Foto Ansa)

ROMA – Addio voucher, arrivano le mense biologiche nelle scuole e vengono ripristinati i poteri dell’Autorità nazionale anticorruzione: sono alcune delle misure contenute nel pacchetto di trenta emendamenti alla manovra presentato dal governo. Nella manovra confluisce, sotto forma di emendamento dell’esecutivo, anche il decreto Alitalia.

La manovra è attesa in Aula alla Camera da lunedì 29 maggio. E visti i tempi stretti c’è chi ipotizza un ricorso alla fiducia, complice il calendario in cui si incrocia la festa della Repubblica, il 2 giugno, e la pausa elettorale in vista delle amministrative dell’11 giugno. Il testo, tra l’altro, è a Montecitorio in prima lettura e dovrà passare anche al vaglio del Senato.

SICUREZZA EVENTI – Chi organizza eventi privati dovrà sobbarcarsi “interamente” anche “le spese del personale di polizia locale relative a prestazioni pagate da terzi” per i servizi “di sicurezza e polizia stradale” quando gli eventi “incidono sulla sicurezza e la fluidità della circolazione del territorio dell’ente”. Lo prevede un emendamento della Lega, che prevede che “le ore di servizio aggiuntivo effettuate dal personale della polizia locale in occasione dei medesimi eventi non vengano considerate nel calcolo degli straordinari del personale” e che “in sede di contrattazione integrativa” siano disciplinate “le modalità di utilizzo di tali risorse al fine di remunerare i relativi servizi”, compresi gli straordinari.

MULTE STRADALI – Meno vincoli a Province e città metropolitane per utilizzare le risorse delle multe per “migliorare la sicurezza stradale”: lo prevede un emendamento firmato da Antonio Misiani (Pd) che consentirà a questi enti per quest’anno e il prossimo di usare queste risorse “più liberamente”.

MENSE BIO – Arrivano le mense scolastiche biologiche certificate nelle scuole italiane. Saranno introdotte grazie a un emendamento promosso dal ministro Maurizio Martina. L’obiettivo è promuovere e diffondere l’utilizzo di prodotti biologici nell’ambito dei servizi di ristorazione scolastica. A questo scopo viene creato un Fondo, gestito dal Ministero delle politiche agricole, da 44 milioni di euro per ridurre tra l’altro i costi a carico degli studenti. L’emendamento del governo prevede che le scuole che vorranno attivare il servizio di mensa biologica dovranno inserire le percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, dei requisiti e delle specifiche tecniche fissate dal Ministero delle politiche agricole insieme al Ministero dell’Istruzione.

CREDITI PA – Anche nel 2017 imprese e professionisti che hanno crediti certificati nei confronti della Pubblica amministrazione potranno utilizzarli per compensare eventuali cartelle esattoriali. Per le piccole imprese, nel pacchetto presentato dall’esecutivo, c’è anche un chiarimento sulla durata di cinque anni delle agevolazioni per le start up innovative. Viene anche eliminato il limite temporale per presentare la domanda di accesso al Fondo Serenella del Ministero dell’economia istituito per garantire credito alle aziende in crisi perché vittime di mancati pagamenti da parte di altre aziende, e che abbiano in corso un processo penale. Il fondo ha a disposizione in totale 30 milioni e finora sono state inoltrate 16 domande per 4,13 milioni di euro per un importo medio di 250mila euro. Con la modifica potranno accedere al fondo anche imprese che risultino parti offese in processi penali dopo il 1 gennaio 2016.

PROF PRECARI – Arrivano maggiori risorse per la stabilizzazione dei precari della scuola, consolidando l’organico di diritto rispetto all’organico di fatto. Con un emendamento del governo alla manovra vengono infatti incrementati i fondi già stanziati con la legge di Bilancio per circa 1,3 miliardi fino al 2026. I primi 40 milioni saranno disponibili per il 2017 e le risorse aumenteranno fino a diventare a regime nel 2026 quasi 185 milioni in più rispetto allo stanziamento iniziale. I fondi serviranno per spostare nell’organico di diritto 15.100 insegnanti (compresi quelli dei licei coreutici e musicali).

ALITALIA – Niente più aumento da 300 milioni per Invitalia, che sarà sostituito dall’emendamento che recepisce per intero il decreto con il prestito ponte per Alitalia.

ANAC – La norma sull’Autorità presieduta da Raffaele Cantone prevede che ora l’Anac possa agire in giudizio contro i bandi, gli atti generali e i provvedimenti relativi a contratti di qualsiasi stazione appaltante che violino le norme in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi o forniture. Se l’Anac ravvisa gravi violazioni emette entro 60 giorni, un parere motivato nel quale indica i vizi di legittimità riscontrati e se la stazione appaltante non si adegua entro il termine fissato, l’Autorità può presentare ricorso al giudice amministrativo nei successivi 30 giorni. Sarà la stessa Anac con proprio regolamento a individuare le tipologie di provvedimenti e i casi nei quali esercitare tali poteri. Con un altro emendamento il governo stabilisce poi che l’Anac possa definire con propri regolamenti le norme relative alla propria organizzazione e al proprio funzionamento nonché l’ordinamento giuridico e la disciplina del proprio personale.

BENI CULTURALI – Da quest’anno soprintendenze e ministero dei beni culturali avranno 5 milioni in più per favorire tutela e valorizzazione del patrimonio italiano, con una particolare attenzione alla “Soprintendenza speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016”.

TURNOVER COMUNI –  Sblocco pieno del turnover, al 100 per cento, per i piccoli Comuni ‘virtuosi’ fino a tremila abitanti. Le norme attuali consentivano un allargamento del turnover solo per i Comuni fino a mille abitanti; con la proposta approvata questa soglia si estende fino a quelli con tremila abitanti per il 2017 e il 2018, se si registra “nell’anno precedente una spesa per il personale inferiore al 24% della media delle entrate correnti registrate nei conti consuntivi dell’ultimo triennio”. Approvate anche alcune modifiche per facilitare l’unione dei Comuni, come la capacità di “cedere, anche parzialmente, la propria capacità assunzionali” ai Comuni dell’unione.