Marchionne: “Pericoloso tiro al bersaglio contro la Fiat”

Pubblicato il 26 Marzo 2010 - 13:40 OLTRE 6 MESI FA

“Oggi stiamo vivendo un altro gioco pericoloso, un nuovo tiro al bersaglio contro la nostra azienda”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne che, intervenendo all’assemblea degli azionisti, ha precisato di riferirsi “non solo a quello che scrivono i giornali, che nella maggior parte dei casi fanno il loro lavoro e riportano dichiarazioni, penso piuttosto -ha detto- alle dichiarazioni di alcuni esponenti del mondo politico, sindacale e a volte imprenditoriale”.

La Fiat – ha concluso Marchionne – non pretende di essere salutata ogni giorno con le fanfare, ma non troviamo giusti nemmeno i fischi gratuiti, ci piacerebbe vedere un po’ di equilibrio”. ”Quello che è bene per l’Italia, andrà bene anche per la Fiat”.

Sergio Marchionne capovolge una delle frasi storiche dell’avvocato Agnelli (”cio’ che è bene per la Fiat è bene per l’Italia) e davanti alla platea degli azionisti del Lingotto lancia un messaggio alla politica, ai sindacati e al paese nel complesso. La Fiat non vuole dettare legge, ”vogliamo solo fare il nostro lavoro e farlo bene”.

”Per troppo tempo si è attribuito alla nostra azienda l’arroganza di pensare che quel che è bene per la Fiat è bene per l’Italia”. Marchionne sottolinea che ”la Fiat ha sempre trattato l’Italia con profondo rispetto” e ”lo dimostriamo anche nel riconoscere la piena libertà di scegliere ciò che è meglio per il Paese”.