Poste Italiane lancia prestito obbligazionario da 1 mld di euro: richiesta investitori supera l’offerta di oltre 5 volte

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Dicembre 2020 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA
ad di Poste Matteo Del Fante

Poste Italiane lancia prestito obbligazionario da 1 mld di euro: richiesta investitori supera l’offerta di oltre 5 volte. nella foto l’ad di Poste Matteo Del Fante

Poste Italiane ha lanciato e chiuso nel giro di poche ore un prestito obbligazionario da un miliardo di euro, facendo il pieno di richieste da investitori di tutto il mondo. 

Poste Italiane ritorna con successo sul mercato del debito con un’emissione in due tranche di un prestito obbligazionario senior unsecured denominato in euro, destinato a investitori istituzionali. 

L’ammontare nominale complessivo è di Euro 1 miliardo, con un rendimento basso record.

Poste Italiane, l’emissione ben accolta con richieste oltre 5 volte superiori

L’emissione è stata molto ben accolta con una richiesta di oltre 5 volte i titoli offerti.

L’emissione del prestito obbligazionario senior unsecured è stata realizzata nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (Emtn) di Poste Italiane da Euro 2 miliardi, con un rating “BBB” da Standard and Poor’s e “Baa3” da Moody’s.

Di seguito i principali elementi delle due tranche del prestito obbligazionario senior unsecured emesse:

• Valore nominale 500 milioni di euro, scadenza 10 dicembre 2024 e cedola fissa annuale dello 0,00%. Prezzo di emissione fissato al 100,100% e rendimento effettivo a scadenza di -0,025%.

• Valore nominale 500 milioni di euro, scadenza 10 dicembre 2028 e cedola fissa annuale dello 0,50%%. Prezzo di emissione fissato al 99,758% e rendimento effettivo a scadenza di 0,531%.

La data prevista per il regolamento di entrambe le tranche è il 10 dicembre 2020. I titoli saranno quotati sul mercato regolamentato gestito dalla Borsa di Lussemburgo.

L’emissione è finalizzata all’ampliamento della base degli investitori, alla riduzione dei costi e la diversificazione delle fonti di finanziamento, nonché al riequilibrio e all’allungamento delle relative scadenze.

I titoli sono stati collocati da un sindacato di banche composto da Goldman Sachs International, IMI-Intesa Sanpaolo e J.P. Morgan nel ruolo di Joint Global Coordinators.

E ancora: Joint Lead Managers e Joint Bookrunners; e BNP Paribas, Deutsche Bank e UniCredit nel ruolo di Joint Lead Managers e Joint Bookrunners.