Twitter in rosso licenzia il 9% dei dipendenti. E Google vola

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Ottobre 2016 - 07:45 OLTRE 6 MESI FA
Twitter in rosso licenzia il 9% dei dipendenti. E Google vola

Twitter in rosso licenzia il 9% dei dipendenti. E Google vola

NEW YORK – Twitter in rosso. La società di Jack Dorsey chiude il terzo trimestre ancora in perdita, fra ricavi in rallentamento. E corre ai ripari annunciando la chiusura dell’app per i video Vine e un taglio della forza lavoro del 9% per cercare di rassicurare gli investitori sul suo futuro come società indipendente, dopo che la vendita è sfumata.

Il mercato apprezza i risultati oltre le attese e la ristrutturazione, facendo salire il titolo fino al 4% per poi chiudere a +0,64%. Fa il pieno di utili Google, che chiude il terzo trimestre con un utile netto in aumento del 27% a 5,06 miliardi di dollari, su ricavi in crescita del 20% a 22,45 miliardi di dollari.

I conti oltre le attese spingono il titolo Google nelle contrattazioni after hours, dove arriva a guadagnare l’1,5%. Pesante invece Amazon: i titoli del colosso di Jeff Bezos arrivano a perdere il 9% dopo conti deludenti. L’utile infatti è salito a 252 milioni di dollari, sotto le attese degli analisti. I ricavi sono aumentati del 29% a 32,7 miliardi di dollari.

Deludono anche le previsioni per il prossimo trimestre, quando Amazon stima ricavi per 42,0-45,5 miliardi di dollari. Nota positiva è il servizio cloud: la divisione è la più redditizia e quella che cresce più velocemente.

Nell’annunciare i risultati trimestrali Twitter non interviene sulla fallita vendita. “Il consiglio di amministrazione è impegnato a massimizzare il valore per gli azionisti” sono le uniche parole dell’amministratore delegato Jack Dorsey.

Il processo sembrava decollato e destinato a chiudersi positivamente, ma si è scontrato con la fuga uno a uno dei papabili acquirenti. Da qui la decisione di mettersi a dieta, e di ridurre i dipendenti per far calare le spese. I tagli della forza lavoro nei settori di vendite e marketing si tradurranno in “significativi cambi” nei margini della società, mette in evidenza il chief financial officer, Anthony Noto, precisando che i costi per le vendite e il marketing rappresentano ora il 30,7% dei ricavi, una quota che può scendere al 22-26%.

In casa Facebook, la società ‘modello’ per Twitter, tali costi sono al 14%. “Una volta che una società ha raggiunto la nostra dimensione e la nostra crescita, è appropriato lavorare per essere redditizi” aggiunge Noto. Centrare la redditività secondo gli standard contabili americani Gaap, i General Accepted Counting Principles, “è un’importante pietra miliare per gli investitori”.

Twitter ha chiuso il trimestre con perdite per 102,9 milioni di dollari, in calo rispetto ai 131,7 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. Usando gli standard non-Gaap, Twitter ha archiviato il trimestre con un utile per azione di 13 cent, sopra le attese degli analisti che scommettevano su 9 cent. Gli utenti attivi mensili sono saliti dell’1,7% a 317 milioni. Le nuove iniziative, spiega Twitter, hanno ottenuto successo nell’impegnare gli utenti con la piattaforma.