Biocarburanti dal lievito per il pane: basta un gene

Pubblicato il 25 Luglio 2011 - 20:48 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 25 LUG – Il lievito usato da millenni per produrre pane, vino e birra puo' essere trasformato in un produttore di biocarburanti super efficiente inserendo nel suo Dna un gene 'rubato' a un fungo che vive nella corteccia degli alberi. La metamorfosi e' riuscita ai ricercatori dell'universita' del Wisconsin, che hanno pubblicato i risultati del loro lavoro sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze, Pnas.

Il protagonista di questo esperimento e' il lievito Saccharomyces cerevisiae, il più importante nell'ambito dell'alimentazione umana, usato fin dall'antichita' per la panificazione e la produzione di birra e vino. Grazie al suo metabolismo, infatti, questo semplice organismo e' in grado di trasformare gli zuccheri in alcol e anidride carbonica.

I ricercatori hanno pensato di sfruttare questa sua capacita' per produrre biocarburanti a partire da un particolare tipo di zucchero che normalmente il lievito non considera 'commestibile'. Si tratta dello xilosio, uno zucchero a cinque atomi di carbonio disponibile in natura in grande quantita', visto che costituisce quasi la meta' degli zuccheri delle piante.

I ricercatori, guidati da Dana Wohlbach, hanno quindi comparato il Dna di due funghi che vivono nella corteccia degli alberi e che usano normalmente lo xilosio per nutrirsi e per fornire a loro volta nutrimento agli scarafaggi. Hanno cosi' individuato diversi geni capaci di indurre la trasformazione dello xilosio e li hanno trasferiti nel Dna di S. cerevisiae.

Un gene in particolare, chiamato CtAKR, ha dato risultati particolarmente significativi. Questi geni potranno ora essere usati per potenziare le capacita' produttive di diversi lieviti usati gia' oggi per la produzione di biocarburanti.