“La tempesta perfetta” di Comin e Speroni: la Terra arriverà al 2050?

Pubblicato il 26 Gennaio 2012 - 18:00| Aggiornato il 29 Gennaio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Ecco un estratto del libro: è tratto dal capitolo relativo a tecnologia ed energia. Da oggi al 2030 l’umanità consumerà sempre più energia, nonostante le misure di risparmio, a causa dell’impennata del fabbisogno dei Paesi emergenti. Non ci sarà carenza di fonti tradizionali e le fonti rinnovabili cresceranno lentamente. La diffidenza nei confronti del nucleare contribuirà a rallentare il cambiamento del mix energetico. E in futuro? Secondo lo scenario più credibile prodotto dalla International energy agency (Iea), per mantenere il riscaldamento entro i due gradi dovremmo cominciare subito a smantellare impianti già in funzione, cosa altamente improbabile. È dunque realistico che si debba convivere nei prossimi decenni con un aumento non di due ma almeno di tre o quattro gradi. E ancora: Il vero problema, per l’energia come per la demografia, è che i cambiamenti avvengono lentamente. Infatti per le fonti tradizionali non ci saranno cambiamenti clamorosi: secondo le previsioni della Iea carbone, petrolio e gas naturale, che da quasi vent’anni soddisfano circa l’80 per cento del fabbisogno dell’umanità (carbone e gas sono addirittura cresciuti negli ultimi vent’anni), caleranno al 75 per cento.   E dunque: Un’era in cui l’elettricità verrà da una generazione diffusa sul territorio, con pannelli solari efficienti, mini-impianti a biomasse e biogas, centrali solari ad accumulazione e poche selezionate centrali nucleari e a carbone con la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica. Grandi quantità di energia verranno dalle enormi fattorie del vento posizionate su piattaforme off shore lungo le coste del mare e da distese di pale nei ventosi deserti nord africani. Una moderna e innovativa maglia di rete ad alta e media tensione costituirà il sistema arterioso e venoso di un mercato non più diviso dalle frontiere degli Stati, ma connesso profondamente in un grande mercato globale