Gb. La Bbc evade le tasse, secondo le accuse di una commissione parlamentare

Pubblicato il 8 Ottobre 2012 - 13:04 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA, GRAN BRETAGNA – La Bbc si è messa nei guai col fisco britannico suscitando incredulità e scalpore. L’augusta emittente di stato è stata infatti pizzicata a pagare 1500 tra giornalisti, autori e presentatori – compresi alcuni dei nomi più famosi del piccolo schermo di sua maestà – attraverso società create ad hoc. Risultato: dipendenti e azienda risparmiano fiscalmente ma a perderci è l’erario.

L’accusa è contenuta in un rapporto al vetriolo compilato dalla commissione parlamentare sulle finanze pubbliche. I deputati – che si sono detti scioccati – si sono spinti a definire la BBC complice di evasione fiscale. A beneficiare di questi contratti di servizio sono in tutto 4500 persone. Il meccanismo permette al ricevente di pagare il 21% di tasse – ovvero la Corporation Tax – invece che l’appropriata aliquota sul reddito – fino al 50%.

Il meccanismo è particolarmente vantaggioso per quelle star della TV – compreso il noto presentatore di Newsnight Jeremy Paxman – che ricevevano stipendi a sei zeri. Paxman, in particolare, si è difeso dicendo che è stata proprio la BBC a obbligarlo a sottoscrivere questa forma di pagamento pena l’interruzione del rapporto.

L’azienda – che riceve 3,6 miliardi di sterline all’anno dal canone pubblico – in questo modo evita di pagare anche i contributi per il welfare (National Insurance). In aggiunta l’indagine dei deputati ha accertato che l’azienda ha emesso 25mila contratti da freelance e di non sapere se queste persone pagano le tasse in modo corretto.

“Le risorse della BBC provengono dalle tasse pagate col duro lavoro delle famiglie”, ha detto al Daily Telegraph il presidente della commissione Margaret Hodge. “La BBC deve dare l’esempio e smettere di usare forme inaccettabili di evasione fiscale”. La BBC, dal canto suo, si è difesa spiegando che l’utilizzo dei freelance è un modello molto usato nel settore mediatico.