Cani, obbligo per i padroni pulire anche la pipì in strada. Lussi da Nord. Al Sud cane non morde cane

di Lucio Fero
Pubblicato il 6 Novembre 2018 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA
Cani, obbligo per i padroni pulire anche la pipì in strada. Lussi da Nord. Al Sud cane non morde cane (foto Ansa)

Cani, obbligo per i padroni pulire anche la pipì in strada. Lussi da Nord. Al Sud cane non morde cane (foto Ansa)

ROMA – Cani che la fanno in strada. E quindi obbligo per i padroni di girare con sacchetto di plastica e paletta o affine per raccoglierla e non lasciarla là a sporcare, inquinare, farsi pestare da scarpa umana. Obbligo di educazione civile civica. Obbligo di convivenza. Obbligo anche di regolamento comunale da qualche tempo e quasi ovunque. Obbligo per i padroni di raccogliere la cacca del loro cane fatta in strada. Obbligo assolto…facciamo a metà? Facciamo ad occhio che lo fa la metà dei padroni dei cani e l’altra metà se ne frega dell’obbligo e del prossimo?

E se l’obbligo di pulire fosse esteso anche alla pipì dei cani? I cani in tutta Italia fanno tranquillamente la pipì in strada. Nessuno dei loro padroni pulisce e se poni loro la questione ti guardano come se stessi delirando no, ma dando un po’ i numeri sì. Pulire la pipì del cane in strada? Andare in giro con una bottiglietta piena d’acqua per pulire, diluire la pipì canina appena fatta sul marciapiede percorso dagli umani? Dover aggiungere la bottiglietta al set paletta-sacchetto? Ipotetici referendum tra padroni di cani al riguardo avrebbe plebiscitario risultato: qui si esagera e si esagera esageratamente.

Eppure a Chivasso, Comune in provincia di Torino, è arrivato l’obbligo cittadino di pulire la pipì dei cani fatta in strada. Il padrone inadempiente passibile di multa da 150/200 euro. Sempre da quelle parti, Comune di Carmagnola, test del dna della cacca di cane non ripulita e lasciata in strada. Si trova così il proprietario inadempiente alla regola di educazione pubblica e di pubblica igiene e lo si sanziona.

Nord d’Italia, lussi da Nord. L’idea che per esempio a Roma, dove non si puliscono le strade dai rifiuti come condizione strutturale, quasi naturale, si possa obbligare a sciacquare la pipì dei cani appare lunare, marziana? No, di più: appare fuori dal mondo, dalla galassia, dall’universo. A Roma la regola pubblica più rispettata, l’unica che gode del favore cdi massa è: ognuno fa come gli pare.

E al Sud, al Sud d’Italia? Qui la regola rispettata da pubblica opinione, elettorato, gente, famiglie, popolo, Comuni, Regioni, partiti vecchi, partiti nuovi, Caste, Governi del Popolo, destre politiche, sinistra politiche, Leghe nazionali e di territorio, M5S di governo e di movimento, comitati di base e di quartiere e di città, sindacati, associazioni e mafie di vario tipo e entità è una e una sola: cane non mangia cane.

Quindi gli umani che espletano i loro bisogni sulla terra, sulle coste, in città, sulle colline, in montagna, sui pendii, nel greto dei fiumi, a fianco ai torrenti, nei parchi archeologici, insomma dove gli pare e gli fa comodo…nessun umano li morde.

Casteldaccia, perché quella villetta abusiva, pericolosa, condannata dalla logica e dalla magistratura nessuno l’ha abbattuta in dieci anni? Perché cane non morde cane. Nel Sud d’Italia le costruzioni, i manufatti abusivi sono parte della costituzione materiale, vige una sorta di diritto a metter su mattoni e poi si vede, poi si sana. Anzi, neanche poi si vede.

Funziona così: costruisci abusivo. Se poi qualcuno contesta, allora fai domanda di condono. Nessuno risponde da Comuni e autorità varie. Ed è la miglior risposta per il proprietario abusivo. Meglio di un sì che condona, che poi bisogna pagare le tasse. Nessuna risposta vuol dire che la casa abusiva nessuno la tocca, resta lì. All’infinito. Nessuno la tocca, cane non morde cane. Perché sulla questione delle case o villette o ampliamenti o palazzi o muratura che sia abusiva gente, popolo, politica, funzionari, burocrati qui al Sud la pensano più o meno uguale: non si reprimono i bisogni di chi la fa in cemento e mattoni per strada e per ogni dove.

Salerno Provincia: 105.228 costruzioni abusive, Benevento Provincia: 33.861 abusive, ilo 14,9 per cento di tutte le case è abusivo, Palermo Provincia: 62.868 particelle abusive…Dei 2,2 milioni di particelle abusive (cosi si chiamano nel linguaggio del Catasto) la metà abbondante è al Sud, quasi un terzo al Centro e quel po’ che resta al Nord.

Perciò quegli strani abitanti delle terre nordiche si trastullano con regole sulla cacca e sulla pipì dei cani. Si preoccupano di pulire i bisogni fatti cani cani in strada..! Al Sud e nel più d’Italia figurati se possono pensare ai cani, al Sud e nel più d’Italia nessuno si sogna di pulire i bisogni di cemento e mattoni e putrelle fatti in terra, dove gli capita e gli scappa, dagli umani.