Casa Pound non è casa mia ma sono solidale con Antonini

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 15 Aprile 2011 - 17:31 OLTRE 6 MESI FA

Andrea Antonini di Casa Pound (Lapresse)

Nulla è più lontano da me delle posizioni e delle azioni di Casa Pound, una delle organizzazioni della destra romana. Eppure non bisogna esitare neanche un attimo nell”esprimere una solodarietà, piena e convinta, ad Andrea Antonini, 40 anni, vicepresidente nazionale di questa organizzazione, consigliere del XX municipio di Roma, colpito alle gambe da alcuni colpi di pistola sparati da due persone con i volti coperti dal passamontagna.

Spetta agli inquirenti individuare la matrice di questo episodio, ma la tempistica e le modalità ci riportano agli anni bui, ai regolamenti di conti tra gruppi rivali, all’odio ideologico, alla violenza poltica, alle pistole che sostituiscono la dialettica, anche estrema, tra le idee e le contrapposte passioni.

Chiunque abbia a cuore la legalità repubblicana e la convivenza civile, tanto più se non sopporta gli assalti in atto contro la Costituzione, ha il dovere etico, politico e civile non solo di solidarizzare con una persona ferita a colpi di pistola, ma anche di compiere tutte le azioni conseguenti per fermare sul nascere questa spirale, anche per non regalare argomenti a chi vorrebbe ulteriormente comprimere lo spazio del dissenso aspro, ma rispettoso delle regole comuni

Ci auguriamo davvero che le indagini siano esemplari, a tutto campo, senza guardare in faccia a nessuno e capaci di dare un volto ed un nome ai due sparatori, magari anche per escludere la pista politica.

Chiunque abbia un qualsiasi elemento utile a consentire la loro individuazione non perda tempo e lo dia agli inquirenti, queste infezioni vanno bloccate sul nascere, ai primi sintomi, senza consentire che il vento delle vendette incrociate travolga tutto e tutti.

Per queste ragioni auguriamo al consigliere Antonini di rimettersi al più presto e di tornare alla sua attività politica di consigliere della municipalità, dove per altro è uno dei più assidui,

Quanto prima rientrerà, quanto prima potremo tornare a contrastare, radicalmente, le sue azioni e le sue parole, ma sempre e soltanto con le armi della politica che, almeno a casa nostra, che non è Casa Pound, non comprendono l’uso di pistole, molotov, coltelli, spranghe, e neppure gli assalti contro le radazioni e i pestaggi degli studenti di “altro colore”, sempre e comunque.