Unioni di fatto negate agli etero…anche i gay possono essere una lobby

di Lucio Fero
Pubblicato il 20 Ottobre 2014 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA
Unioni di fatto negate agli etero...anche i gay possono essere una lobby

Ivan Scalfarotto (foto Lapresse)

ROMA – Ivan Scalfarotto, sottosegretario al governo e dirigente nazionale Pd, l’ha detta grossa. Grande, grossa e sbagliata. Gli è scappata: “Gli eterosessuali hanno già il matrimonio, non hanno bisogno che vengano legalmente riconosciute le loro unioni di fatto”. Grande, grossa e sbagliata a Scalfarotto è scappata perché, purtroppo, anche i gay possono essere una lobby e ragionare e agire appunto come una lobby.

Lobby, parola che in Italia sa di cattivo a prescindere. Non è così, la lobby pensa ai casi suoi e soli i “casi” suoi tutela. Non è reato e neanche infamia. Però la lobby per definizione non si occupa e non cura gli interessi della collettività. Se una lobby dice di lavorare per l’interesse di tutti allora c’è il trucco, allora c’è inganno. E su questa vicenda del riconoscimento legale delle unioni gay, la lobby gay, la legittima e sacrosanta lobby gay, ci sta marciando.

Ci marcia talmente tanto da aver effettuato un sorpasso in corsia vietata: il sorpasso dei gay sugli eterosessuali sulla strada del riconoscimento legale delle coppie e unioni di fatto. Sorpasso in corsia vietata…

L’Italia infatti si avvia, su spinta della lobby gay, a diventare uno stranissimo paese. Un paese dove due gay che convivono in regime di non matrimonio si vedranno reciprocamente riconosciuti diritti e garanzie previdenziali, sanitarie, ereditarie. Giusto, doveroso. Però nello stesso paese due eterosessuali che convivono in regime di non matrimonio niente riconoscimento legale degli stessi diritti e garanzie. Se li vogliono quei diritti e garanzie, dicono loro Scalfarotto e per ora il disegno di legge governativo, possono sempre sposarsi.

Come, come? Ai gay la legge e i diritti di legge sulle unioni di fatto e agli etero sposati o prendila nel secchio? Come, come? Unioni di fatto riconosciute per legge solo ai gay e negato il riconoscimento per le unioni di fatto uomo/donna? Già è questa follia che si profila. E si profila perché una lobby comprensibilmente lavora e spinge per risolvere i legittimi fatti suoi e nessuno finora ha saputo o voluto dire alla lobby gay: unioni di fatto ok, ma per tutti. Etero ed omosessuali devono avere lo stesso e contestuale diritto a vedere riconosciute dalla legge le loro unioni di fatto. Elementare, ovvio. Però finora se n’è accorto solo il Pd Roberto Giachetti, almeno in pubblico. Quando se ne accorgerà anche Renzi? O anche i diritti civili in Italia, come tante altre cose, si fanno a colpi e misura di lobby?