Tifosi, fan, ultra del Capo guerra: Stalin, Hitler, Mao, Mussolini, Franco…e ora Putin

Capo guerra: nella storia sempre per lui consenso, appoggio, tifo. Stavolta per Putin. Stavolta per fascino della forza bruta cui aggiungere religione del rancore e eccitazione da pogrom della modernità.

di Lucio Fero
Pubblicato il 6 Aprile 2022 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA
Tifosi, fan, ultra del capo guerra: Stalin, Hitler, Mao, Mussolini, Franco...e ora Putin

Tifosi, fan, ultra del Capo guerra: Stalin, Hitler, Mao, Mussolini, Franco…e ora Putin FOTO ANSA

Perché centinaia di milioni di persone nel secolo scorso e miliardi di persone nei millenni hanno tifato, appoggiato, creduto, simpatizzato, perfino idolatrato e combattuto per lui, per il dittatore macellatore di umanità, per la figura eterna del capo guerra? Stalin, Hitler, Mao, Mussolini, Franco, Hirohito…perfino Pol Pot e Attila e i Papi sterminatori. Macellavano umanità e avevano consenso. Sempre. Quindi anche stavolta che tocca a Putin. Nessuna sorpresa su base storica che vi siano tifosi, fan, simpatizzanti, ammiratori e iper accomodanti con Putin e con quello che rappresenta.

Fascino forza bruta più religione rancore più pogrom modernità

Nessuna sorpresa per la costante storica di buona parte del popolo che sta col capo guerra. Stavolta però una novità, la novità di ciò che Putin rappresenta e incarna. Nessuna ideologia come poteva essere ed è stato per i capo guerra del secolo scorso. Ora si sta dalla parte di Putin (o almeno si mostra di comprendere le sue ragioni) per il puro e assoluto fascino della forza bruta. Cui si aggiunge una sorta di religione di massa, quella del rancore. Rancore contro Stati e governi, libertà e diritti altrui, rancore per non essere “i primi e per primi”, rancore cui i Putin del mondo possono dare soddisfazione picchiando con forza. E in fondo un’ideologia c’è, potente: quella che si inebria e si eccita in ogni possibile pogrom della modernità. 

Staranno dall’altra parte

Fan, tifosi, simpatizzanti e ultra accomodanti con capo guerra Putin ogni giorno si manifestano.  E, se e quando chiamati a difendere, combattendo se necessario, libertà e democrazia (di questo e non altro si tratta) si imboscheranno o staranno dall’altra parte. Non è una profezia e neanche un anatema. Al contrario una costante storica.

Il vero fronte interno

Non è però quello dei fan e tifosi e affascinati da capo guerra Putin. Il vero fronte interno se mai dovessimo difendere libertà e democrazia è fatto di coloro che la libertà se la venderebbero e neanche a gran prezzo. Senti la loro disponibilità alla transazione nelle telefonate alle radio, la leggi sul “senso pratici e facciamoci i fatti nostri” sui social, la si respira nelle dichiarazioni dei politici, si riflette nelle iper prudenze dei comunicatori.

Come mai fecero nonni, bisnonni e avi…

Come fecero mai nonni, bisnonni e avi e l’umanità tutta ad accettare, applaudire, accomodarsi, sostenere…I giapponesi che macellavano cinesi, gli ariani che eliminavano dalla faccia della Terra gli ebrei, i cristiani che si macellavano tra loro, il reciproco macellarsi tra induisti e musulmani, i coloni bianchi a sterminare nativi del nord e sud america, gli europei a macellare africani, gli africani a macellarsi tra loro prima che arrivassero gli europei, gli sciiti a sterminar sunniti e viceversa…Come fecero infinite volte a tutte le latitudini e longitudini della storia umana a non capire,  scegliere, abbracciare il peggio? Fecero come fanno ora troppi con capo guerra che macella l’Ucraina, ecco come fecero. Come facciamo, stiamo in troppi facendo.