Bersani e Fini a “Vieni via con me”. “Sinistra, al governo persone perbene”, “Destra è legge uguale per tutti”

Pubblicato il 16 Novembre 2010 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA

Per Pierluigi Bersani essere di sinistra vuol dire difendere l’uguaglianza, il lavoro, la laicità, il governo delle persone perbene. I valori della destra sono la legalità, l’orgoglio di essere italiani, le istituzioni autorevoli, giuste, rispettate, gli fa eco Gianfranco Fini. Le liste dei valori e delle buone intenzioni rispettivamente dal segretario del Pd e dal presidente della Camera, sono andate in scena sul palco tv di “Vieni via con me”, il programma condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano su Raitre.

Dopo una vigilia di polemiche e nel giorno in cui i finiani escono dal governo, la partecipazione dei due leader si è consumata in pochi minuti, senza contatti davanti alle telecamere ma con qualche ”chiacchiera” dietro le quinte. Bersani ha parlato per primo: ”La sinistra è  l’idea che se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli puoi fare davvero un mondo migliore per tutti”. L’Italia ”ha la più bella Costituzione del mondo, la si difende ogni giorno. Il 25 aprile si fa festa”. Il lavoro, ha incalzato Bersani, ”non è tutto ma questo può dirlo chi il lavoro ce l’ha. Il lavoro è la dignità di una persona, sempre”. Sinistra è ancora rispetto dell’ambiente, diritto di un figlio di immigrati di essere italiano, diritto di scegliere se morire, credere in un mondo in pace, la convinzione che ”per governare bisogna essere persone perbene”.

Poi è arrivato Fini: abito grigio e cravatta blu, sembrava meno emozionato di Bersani, il presidente della Camera ha detto che ”destra è pensare che e’ bello, nonostante tutto, essere italiani”. Ha ringraziato i nostri soldati che ”in Afghanistan ci difendono dal terrorismo”, ha citato gli ”eroi” Falcone e Borsellino, si è appellato alla necessità di istituzioni ”autorevoli, rispettate, giuste”: per questo – sottolinea – destra vuol dire senso dello Stato, etica pubblica, cultura dei doveri”.

Per Fini, senza l”autorità della legge” e ”una democrazia trasparente” c’è solo ”anarchia”. La conclusione è un invito all’ottimismo: ”L’Italia ha fiducia nel futuro perché ha fiducia in se stessa, non dobbiamo costruirla dal nulla, c’è già, bisogna solo far sentire la sua voce, la sua voce profonda, anche questo è il compito della destra”.