Bossi: “In arrivo milioni di immigrati. No alle bombe. La prendiamo in quel posto”

Pubblicato il 20 Marzo 2011 - 03:13 OLTRE 6 MESI FA

ERBA (COMO) – La linea di Umberto Bossi di fronte ai bombardamenti in Libia è racchiusa in queste parole: ”Il maggior coraggio è a volte la cautela”. Ma Bossi, nel dirlo, di cautela ne ha usata poca sabato sera a un convegno del partito sul federalismo a Erba.

Bossi ha subito ribadito: ”Penso che la posizione più equilibrata sia quella della Germania: era meglio essere piu’ cauti”. Cioè, ha detto Bossi, fare quello che  aveva deciso il consiglio dei ministri, ”la non partecipazione diretta ai raid. Ma poi ci sono ministri che credono di essere di più del presidente del Consiglio e parlano a vanvera” e mettono a disposizione degli alleati ben più delle sole basi.

Con Silvio Berlusconi Bossi ha riferito di non aver parlato sabato, anche se ci avrebbe provato invano quando il premier era al vertice di Parigi. Di sicuro, ha denunciato di fronte alla platea leghista, con i bombardamenti alla Libia ”ci porteranno via petrolio e gas, e verranno in Italia milioni di immigrati”.

Tanto basta per far dire a Bossi, assai critico verso i francesi, che ”il mondo è pieno di abilissimi democratici che sanno fare i loro interessi, mentre noi siamo abilissimi a prenderla in quel posto”. Espressione forte che ha fatto scattare l’applauso dei militanti del Carroccio a cui il ‘Capo’ ha infine rivelato un altro dei suoi dubbi sulle conseguenze che l’attacco alla Libia potrà avere e riguarda un altro tema assai delicato: la missione italiana in Afghanistan. Prima o poi la gente inizierà a chiedersi ”se siamo in Afghanistan a combattere Al Qaeda, come mai Al Qaeda arriva qua da noi?”. Un rischio, quello del terrorismo islamico, che il ministro delle Riforme vede profilarsi dietro la crisi libica e il flusso di immigrati dalla sponda sud del Mediterraneo.