Colosseo “svenduto”, Della Valle: “Non faremo spot”. L’opposizione: “Dilettantismo incredibile”

Pubblicato il 5 Aprile 2011 - 12:55 OLTRE 6 MESI FA

Il Colosseo illuminato (foto LaPresse)

ROMA – Colosseo in “vendita” e utilizzato come veicolo per fare maxi spot? Per Diego Della Valle “assolutamente no”. Il patron della Tod’s, dopo le polemiche sull’accordo in esclusiva col Comune sceglie in Tg5 per “entrare a piedi uniti” su chi lo attacca.

“Sono sbalordito – esordisce Della Valle – mi chiedo se chi sostiene certe cose abbia davvero letto le carte”.  L’imprenditore ce l’ha soprattutto con l’ex assessore alla Cultura Umberto Croppi e con il presidente della Commissione Capitolina Federico Mollicone tra i più duri nel censurare l’accordo.  Con quest’ultimo il duello sembra destinato a durare. Della Valle, infatti, non ha preso bene le sue critiche e attraverso i legali ha fatto recapitare a Mollicone una diffida. “Non capisco i toni – è l’immediata risposta del presidente – la mia carica istituzionale mi legittima a chiedere informazioni sulla concessione dell’accordo al signor Della Valle. La sua diffida equivale a una intimidazione”.

Il patron di Tod’s, però, ribadisce la sua linea,  bolla le polemiche come “piccole vendette di politica locale” e si dice “orgoglioso” di collaborare al restauro “del simbolo del made in Italy nel mondo”. Resta, però, quel dettaglio dei 15 anni di esclusiva dello sfruttamento dell’immagine dell’anfiteatro.

“La Tod’s non userà il monumento per scopi pubblicitari e commerciali” assicura Della Valle. Niente maxi foto di scarpe sul Colosseo, insomma.  E il sindaco di Roma, che descrive l’accordo come un “esempio destinato a fare scuola” gli fa eco: “L’esclusiva riguarda solo i lavori al Colosseo e nessuno lo ha regalato o subappaltato a Della Valle”.

Le opposizioni, però, restano perplesse e non ci stanno ad essere bollate come “nemiche di Roma”. La presa di posizione più dura viene dal consigliere Idv Giulia Rodano: “Se ora lo Stato italiano volesse utilizzare il Colosseo per promuovere l’immagine del nostro Paese dovrà chiedere il permesso a Della Valle?”. Duro anche il Pd che per bocca del segretario romano Marco Miccoli parla di “dilettantismo incredibile” e chiede di conoscere a fondo tutti i dettagli dell’accordo.