Assunta Almirante torna all’attacco di Fini: “Perché Mirabello? Non è erede di mio marito”

Pubblicato il 17 Settembre 2010 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA
assunta almirante

Assunta Almirante

Il presidente della Camera Gianfranco Fini da Giorgio Almirante ”non ha preso proprio nulla”. A sostenerlo è stata Donna Assunta, vedova dell’ex leader dell’Msi: ”Fini non doveva assolutamente andare a Mirabello, da lì se n’era andato, aveva abbracciato un’altra fede politica, che ragione aveva di tornare all’antica?”.

Secondo Donna Assunta ”non si può andare e poi tornare indietro, se qualcuno si riavvicina ci dev’essere un’altra ragione. Quello di Fini non lo chiamo coraggio, lo chiamo opportunismo”. Quindi, parlando del marito ex segretario del Msi, ha affermato: ”Mio marito aveva troppa modestia, Fini non e’ modesto per niente. Fini da Giorgio Almirante non ha ereditato assolutamente nulla”.

Rispondendo ad una domanda sui luoghi della sua infanzia e adolescenza, Assunta Almirante ha dichiarato: ”Noi meridionali passiamo per essere dei cafoni. Invece siamo dei raffinati, i nordisti ci possono dire tutto, tranne che non siamo intelligenti. I meridionali sono civili, ma non progrediti, i nordisti sono progrediti, ma non civili”.

E sulle coppie gay ha osservato: ”Sono completamente indifferente agli omosessuali e al matrimonio tra omosessuali, non mi interessa. Non mi piacerebbe vedere istituzionalizzate le coppie di fatto: mi scusi, lei ha mai visto cane e cane insieme? Non è normale”.

Per quanto riguarda poi i paragoni che vengono fatti tra la figura di Mussolini e quella di Berlusconi, la vedova di Almirante ha ricordato di non aver mai conosciuto il Duce, ma ”posso assicurare che non c’entrano nulla. Anche Craxi fu paragonato a Mussolini. In Italia appena c’è qualcuno di forte, automaticamente gli mettono gli stivali”.

Tornando al marito conclude: ”Quando l’ho conosciuto, Giorgio Almirante era un uomo che amava non essere ricercato, era un giornalista un po’ sgarrupato. Almirante manca a me, manca al paese tantissimo. E’ una gioia pensare che è l’unico uomo politico che in Italia non è morto”.