Draghi chiede la fiducia sulla risoluzione di Casini: “Quali pieni poteri? Ho sempre rispettato il Parlamento”

Ma il centrodestra ha già detto di non essere disposto a votare solo sulla risoluzione del senatore.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2022 - 18:08 OLTRE 6 MESI FA
draghi casini

Draghi chiede la fiducia alla risoluzione di Casini: “Quali pieni poteri? Ho sempre rispettato il Parlamento” (foto ANSA)

“Chiedo che sia posto il voto di fiducia sulla risoluzione presentata dal senatore Casini”, ha detto il premier Mario Draghi chiudendo la replica al Senato. La risoluzione prevede una sola riga: “Udite le comunicazioni del premier si approva”. Ma il centrodestra ha fatto sapere che non la voterà. 

Draghi, la replica al Senato

“Sarà una replica breve, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto l’operato del governo con lealtà, collaborazione, partecipazione. Il secondo punto riguarda una osservazione fatta da Casini, Gasparri, Santanché, Licheri, per i quali avrei fatto un intervento che sembra dire che non abbiamo una democrazia parlamentare”. Quindi, emozionato, Draghi ripete che il fatto che si sia presentato al Parlamento, sulla base del sostegno arrivato dal paese, rispecchia il suo rispetto per il parlamento: “Quel sostegno mi ha fatto pensare di proporre un patto, ma siete voi che decidete”.

E ancora due repliche, una a destra su ius scholae e droghe leggere, che “temi parlmentari e non proposto dal governo”. E l’altra ai 5 stelle, sia sul reddito di cittadinanza, da ridisegnare, e sul Superbonus: “E’ stato disegnato un meccanismo sbagliato, è chi l’ha fatto il responsabile di questa situazione. Ora bisogna riparare il mal fatto e tirar fuori dai pasticci le migliaia di imprese che si trovano in difficoltà. Non ho molto da dire chiedo che sia posta la fiducia sulla mozione presentata dal senatore Casini”.

“Quali pieni poteri? Ho sempre rispettato il Parlamento”

Nell’intervento, Draghi ha anche replicato agli interventi di vari senatori: “Mi è stato detto che non considero la nostra una democrazia parlamentare. Ma sono qui perché me l’ha chiesto il presidente della Repubblica, ho proposto un patto nuovo, siete voi che decidete. Non ho mai chiesto pieni poteri“. Quindi ha replicato alle critiche arrivate sia dalla Lega, su cannabis e ius scholae, “non fanno parte del programma di governo”, sia a quelle dei cinque stelle che lamentano come il tema del Superbonus non sia stato toccato: “E’ stato creato un pasticcio, la responsabilità è di chi l’ha fatto, ora vanno salvate le imprese che sono nei guai”. Dopo le comunicazioni di Draghi, la seduta è stata sospesa in attesa di una nuova capigruppo.