Regionali, Sinistra e Libertà sospende dialogo col Pd

Pubblicato il 7 Gennaio 2010 - 20:17 OLTRE 6 MESI FA

Sinistra, Ecologia e Libertà ha interrotto il dialogo con il centrosinistra in vista delle regionali di marzo. Il partito fondato da Nichi Vendola non ha “perdonato” al Pd la candidatura in Puglia di Francesco Boccia. Proprio nella regione governata da Vendola, e nella quale Vendola ha annunciato di ricandidarsi.

La mossa viene considerata una “forzatura”  dettata dalla preferenza che il Partito Democratico avrebbe manifestato per un’alleanza con l’Udc. Per questo il coordinamento nazionale del partito ha deciso di sospendere il tavolo delle trattative con i democratici a livello nazionale.

«Le prossime elezioni regionali – afferma il coordinamento nella nota al termine della riunione- sono un banco di prova della politica nazionale. Il Pd rischia di essere subalterno all’Udc ed all’idea che quel partito ha di coalizione di governo. Sulle privatizzazioni dei beni comuni, sull’accettazione del nucleare, del ponte sullo stretto, sulla sanità il Pd aderisce, in nome di una futuribile alleanza alternativa a Berlusconi, ai contenuti che il partito di Casini esprime».

Poi l’accusa di non voler utilizzare le primarie, come più volte esplicitamente richiesto da Vendola: «Il Pd rinuncia persino allo strumento sul quale si è fondato, le primarie, per aderire alle logiche di palazzo del suo nuovo alleato e sancendo il divorzio da quel popolo, compreso quello “viola”, che viene guardato con sospetto e fastidio in ogni manifestazione di partecipazione democratica».

Per Sel, «il Pd sta materialmente distruggendo l’idea di un’alternativa di governo alla destra, consegnando l’opposizione di questo paese ad un futuro di inciuci e di assenza di alternativa. Le elezioni regionali pugliesi sono, per questi motivi, un centro essenziale delle politiche di tutte le forze democratiche. Il Pd vuole una sinistra asservita ai programmi della destra moderata e liberista o la indica come nemico esplicito».

La candidatura di Nichi Vendola «è la candidatura della buona politica contro quella degli intrighi di palazzo. è il mandato popolare che si rinnova contro l’ostilità, non solo ad un leader della sinistra, ma al proprio stesso popolo».

«In molte regioni – attacca Sel – l’Udc pone l’esclusione della sinistra come pregiudiziale. Non accetteremo di essere discriminati, per altro senza che da nessuna parte si stia facendo nessun serio confronto sui programmi. È, dunque, aperto – conclude il comunicato – un problema nazionale del quale Sel intende discutere direttamente con i rappresentanti nazionali delle forze politiche, a partire dal Pd, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Pdci, Verdi, Psi e intanto sospende ogni trattativa sulle prossime elezioni regionali».