Esodati, bufera su Fornero. Idv: “Mozione di sfiducia”, Camusso attacca

Pubblicato il 13 Giugno 2012 - 11:58 OLTRE 6 MESI FA

Elsa Fornero (LaPresse)

ROMA – E’ bufera sul ministro del Lavoro Elsa Fornero sulla questione esodati e la guerra di numeri tra i 65mila del governo e 390mila quelli dell’Inps. Il leader dell’Idv Antonio Di Pietro ha annunciato la mozione di sfiducia con la Lega Nord: ”In una Paese civile e in uno Stato democratico è inammissibile che un ministro in carica menta al Parlamento e al Paese e che, per le sue menzogne, debbano morire di fame centinaia di migliaia di famiglie”. Se Fornero “non vuole assumersi le sue responsabilità gliele facciamo assumere noi: oggi depositiamo una mozione di sfiducia con altre forze politiche perche’ si inizi a mandare a casa questo governo per dare al paese un governo politico che si occupi di cittadini e non di banche”, ha aggiunto.

Il segretario della Cgil Susanna Camusso ha attaccato: “Questa reazione per cui di fronte ai dati ci sono dei colpevoli la trovo assolutamente intollerabile. La Fornero avrebbe dovuto arrabbiarsi perché ci abbiamo messo sette mesi a sapere quanti erano” gli esodati. “Esiste una relazione dell’Inps che stabilisce il numero degli esodati: 390mila 200. Le dichiarazioni del ministro Fornero di ieri sono l’opposto di quello che si dovrebbe fare. Il governo eviti di lanciarsi in invettive contro la trasparenza, si dedichi a trovare una soluzione”. Infatti “la situazione è esplosa, e non è che il governo può prendersela con noi”, ha aggiunto Camusso.

LA RISPOSTA DI FORNERO Duello alla conferenza dell’Ilo a Ginevra tra il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ed il segretario della Cgil, Susanna Camusso. ”Non devo necessariamente copiare i comportamenti altrui”, replica la Fornero ai giornalisti che le chiedono un commento sulle parole della Camusso.

Il segretario generale nazionale della Cisl Raffaele Bonanni ha parlato di “strafalcioni imperdonabili”: “Può accadere anche questo, sono sei mesi che ripetiamo che la condizione è drammatica, perché l’incaponimento di non voler discutere con nessuno ha portato a strafacioni davvero imperdonabili. Noi stiamo lavorando con la Commissione Parlamentare che ha aderito completamente alle richieste sindacali per aprire in Parlamento una discussione con lo stesso Governo per trovare una soluzione”. E propone: “La riforma previdenziale – ha aggiunto Bonanni – ha prodotto ben 140 miliardi di risparmi per i prossimi dieci anni, una piccolissima parte di questo risparmio può ben sostenere gente che oggi non è né pensionata né lavoratore”.

Il segretario generale Fiom, Maurizio Landini ha criticato: “Quello che doveva essere un governo di tecnici si sta dimostrando incapace di affrontare questioni non tecniche, ma di diritto e di funzionamento normale del Paese”.