Governo, per il dopo Berlusconi spunta l’ipotesi Gianni Letta

Pubblicato il 14 Novembre 2010 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA

Gianni Letta: chiamato a svegliarsi se dovesse arrivare il sì di Berlusconi

La soluzione della crisi potrebbe essere Gianni Letta. Il sottosegretario, forse l’uomo più vicino a Silvio Berlusconi, secondo quanto scrive Roberto Zuccolini sul Corriere della Sera, infatti, è forse il solo uomo in grado di far cadere il veto da parte del premier a qualsiasi tipo di esecutivo non guidato da lui.

Per ora, spiega Zuccolini è “solo un’ipotesi, che si aggiunge alle altre di queste convulse ore politiche. Ma, dopo lo strappo consumato con Gianfranco Fini, è la prima volta che viene ventilata una soluzione «interna» al Pdl contemplando, per giunta, una parte dei fedelissimi”.

E’ evidente che la proposta, per avere speranze di tradursi in realtà, ha bisogno del consenso di Berlusconi. Spiega Zuccolini che il sì eventuale di Berlusconi “si baserebbe sul seguente ragionamento: un governo semplicemente tecnico o di pura «transizione», senza il concorso di Pdl e Lega, appare al momento irreale e ciò non solo perché potrebbe incontrare l’opposizione del Quirinale, ma perché nuocerebbe allo stesso Gianfranco Fini, che verrebbe tacciato di ribaltonismo, immagine negativa che il Presidente della Camera non si può permettere, soprattutto se di fronte a scadenze elettorali ravvicinate. Ma anche un Berlusconi bis, si ragiona nel Pdl, avrebbe delle forti controindicazioni, perché, anche se si limitasse ad un semplice rimpasto, suonerebbe comunque per il premier come un’ammissione di fallimento”.

Per lo stesso Berlusconi, il  “passo indietro pilotato” a vantaggio di Letta avrebbe il beneficio, ragiona Zuccolini di “una «sostanziale tenuta» perché produrrebbe un vero governo di centrodestra”. L’idea, però, almeno per il momento è solo un’ipotesi.