Governo, Maroni: “Senza la maggioranza subito al voto, c’è confusione”

Pubblicato il 4 Ottobre 2010 - 09:24 OLTRE 6 MESI FA

Quella avanzata da Italo Bocchino su un governo tecnico per fare la riforma elettorale ”è un’ipotesi strampalata”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intervistato nella trasmissione Mattino 5. ”Mi viene da sorridere – ha osservato Maroni – a vedere insieme Bocchino, Di Pietro, Casini, Bersani e noi all’opposizione. Ricordo – ha aggiunto – che la riforma elettorale la fa il Parlamento e non credo che ci sia una maggioranza per farla: mi sembrano quindi minacce con armi spuntate”.

Nella maggioranza ”c’è ancora molta confusione e c’è bisogno di chiarezza. Io voglio capire se le proposte che il governo farà a seguito dell’intervento di Berlusconi sui cinque punti sono condivise da chi ha votato la fiducia e questa è una verifica da fare subito, non tra sei-sette mesi. Se non ci sarà la conferma che la maggioranza esiste, occorre andare al voto subito”, ha spiegato Maroni.

”Io – ha ribadito Maroni – ho parlato di tre settimane perchè nelle prossime tre settimane c’è una serie di scadenze importanti, in cui si potrà verificare la tenuta della maggioranza, come ad esempio il rinnovo delle presidenze delle commissioni parlamentari. E’ interesse di tutti gli italiani – ha aggiunto – capire se hanno un governo che può governare oppure se è meglio tornare a dare loro la parola per vedere da chi devono essere governati”.

Quanto all’ipotesi di votare a marzo, emersa da un colloquio tra lo stesso ministro e il presidente della Puglia, Nichi Vendola, Maroni ha precisato che ”a marzo si è già votato e quindi è una data plausibile, se non ci sarà la maggioranza e le Camere verranno sciolte”.