Immigrazione, Riccardi: "Cie non bei luoghi, c'è da lavorare"

Pubblicato il 1 Dicembre 2011 - 21:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 1 DIC – ''Certo i Cie non sono bei luoghi, dobbiamo lavorarci. Soprattutto dobbiamo discernere fra chi ha diritto all'asilo e chi no''. Lo ha detto il ministro per la cooperazione e l'integrazione Andrea Riccardi, ospite di Otto e mezzo su La7.

Il ministro si e' poi detto favorevole alla revoca dell' attuale divieto di accesso nei Cie ai giornalisti: ''sono convinto che chiudere la porta ai giornalisti non sia mai una cosa giusta. La stampa ha diritto di entrare e vedere, gli italiani devono rendersi conto'' di cosa sono queste strutture. Sulla questione della cittadinanza ai bambini che nascono da genitori stranieri in Italia, Riccardi ha affermato: ''non credo che il governo deve affrontare'' questo tema. Si tratta – ha precisato – ''di una problematica enorme'' che chiama in causa ''un cambiamento culturale. Bisogna guardare agli stranieri in mezzo a noi con simpatia maggiore e senso di necessita'. Nel quotidiano questa simpatia c'e', con la badante, con il rapporto diretto. C'e' piu' simpatia che razzismo in Italia. Ma cio' deve diventare un fatto culturale''. A suo avviso, ''bisogna riflettere su questi bambini se non hanno diritto ad avere subito la cittadinanza. Non e' pero' un fatto del governo, deve maturare nella societa' e nel Parlamento, c'e' chi e' d'accordo e chi no''. Sono difficili i rapporti con la Lega? Gli e' stato chiesto. ''Con la lega non ho ancora parlato'' ha risposto Riccardi.

Gli arrivi dei barconi carichi di migranti sono un ''dramma''. Queste persone ''hanno il diritto di approdare''. E' la posizione del ministro della cooperazione ed integrazione Andrea Riccardi intervenuto questa sera ad 'Otto e mezzo' su La7.

La questione degli arrivi dei migranti, per il ministro, riguarda l'intero Mediterraneo e i paesi che vi fanno riferimento: ''la sfida – ha detto – e' cercare di coinvolgere l'Europa''. Rispetto alle competenze dei ministri in materia, Riccardi ha ricordato che la politica sull'immigrazione spetta alla collega dell'interno Cancellieri che – ha precisato – ''oltre ad essere attenta alla legge ha una sensibilita' all'aspetto umano''.

Secondo Riccardi, ''la presenza di immigrati in un paese e' una questione capitale, cosi' come lo e' stata nel passato quella dei confini di un paese. Bisogna lavorare al di la' della politica gridata''.