Gasparri: “Quando Berlusconi è in crisi Fini lo attacca”

Pubblicato il 23 Agosto 2010 - 09:20 OLTRE 6 MESI FA

Il rapporto di Fini con Berlusconi ”è sempre stato legato agli scenari politici da lui ipotizzati”. Lo dice in un’intervista alla Stampa il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che spiega: ”rapporti tesi quando Fini pensava che Berlusconi sarebbe entrato in crisi politicamente. Ultimo esempio, poche ore prima del predellino, Fini era convinto che Prodi avrebbe resistito salvo poi correre da Berlusconi senza avvisarci neppure”.

Per Gasparri ”il dibattito politico è talmente esasperato che la possibilità che si voti a breve è concreta”, ma vuole restare ”ottimista” e sperare ”che si possano scongiurare le elezioni” se prevarrà uno ”spirito positivo”. Ad esempio sul nodo della giustizia e del processo breve: ”Preferisco parlare di processo di ragionevole durata – dice Gasparri -. E’ vero che la norma transitoria non fa parte del programma elettorale del Pdl, ma in quel programma è scritto chiaramente che vogliamo dare piena attuazione al principio costituzionale del giusto processo per le vittime e per gli imputati. Pasquale Viespoli ha sostenuto che il testo approvato al Senato è il punto di sintesi anche per la Camera. Sono d’accordo”.

Nel momento in cui nascerà un nuovo partito guidato da Fini, aggiunge, si prenderà atto che ”la maggioranza non c’è più e si andrà al voto”. ”Brutto” infine per Gasparri il nome ‘Squadre della libertà’, coniato da Berlusconi per indicare i ‘simpatizzanti’ Pdl con l’obiettivo per radicare il partito sul territorio, perché ”evoca altre storie”, sarebbe stato meglio ”che si chiamassero difensori delle libertà”.