Lara Comi (FI) e Marco Bonometti (Confindustria) indagati nell’inchiesta sulle tangenti in Lombardia

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Maggio 2019 - 16:35 OLTRE 6 MESI FA
Lara Comi (FI) e Marco Bonometti (Confindustria) indagati nell'inchiesta sulle tangenti in Lombardia

Lara Comi (FI) e Marco Bonometti (Confindustria) indagati nell’inchiesta sulle tangenti in Lombardia (Foto Ansa)

MILANO – Tangenti a Milano: il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti e l’europarlamentare di Forza Italia Lara Comi risultano indagati nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo che nei giorni scorsi ha portato a 43 misure cautelari. 

Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa Bonometti, presidente dell’azienda Officine Meccaniche Rezzatesi con sede nel Bresciano, sarebbe indagato per finanziamento illecito. Nello specifico, la Procura di Milano gli contesta una fattura da 31mila euro emessa nel gennaio 2019 da Omr holding ad una società Premium consulting srl, tra i cui soci figura Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia e candidata alle prossime europee. Bonometti avrebbe finanziato due studi per l’espansione in Europa dei mercati, scrive l’agenzia Ansa. L’europarlamentare Comi risulta indagata per finanziamento illecito. 

 “Made in Italy: un brand da valorizzare e da internazionalizzare per aumentare la competitività delle piccole aziende di torrefazione di caffè”: sarebbe questo, secondo quanto riferisce l’Ansa, il titolo della tesi del 2015 scaricabile online che, secondo i pm di Milano, sarebbe stata usata per giustificare formalmente una consulenza da 31mila euro pagata dalla Officine Meccaniche Rezzatesi di Bonometti, alla società Premium consulting srl dell’europarlamentare Comi.

Quei 31mila euro vengono contestati dai pm come finanziamento illecito da parte dell’industriale a Comi, un finanziamento, secondo l’accusa, ‘mascherato’ con la consulenza che si sarebbe basata, in realtà, solo su quella tesi di Laurea in ‘Metodi statistici per il web marketing’, una tesi già presente on line e firmata dall’allora laureando, tale Antonio Apuzza. (Fonte: Ansa)