Napolitano: “La riforma della giustizia non sia influenzata dalle contingenze”

Pubblicato il 1 Ottobre 2010 - 16:06 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano ricorda che per affrontare i problemi della giustizia italiana occorrono ”interventi non disorganici né settoriali, ma di ampio respiro” e sottolinea fra i punti principali da affrontare il rafforzamento del ruolo di garante del giudice e la rigorosa riqualificazione di quello del difensore. Il presidente della Repubblica lo afferma in un messaggio inviato in occasione del XIII° Congresso Ordinario dell’Unione delle Camere Penali Italiane, ha inviato al Presidente, Oreste Dominioni e a tutti i partecipanti.

“Solo un confronto anche serrato, ma scevro da sterili contrapposizioni e non influenzato dalle contingenze, può condurre a scelte capaci di restituire qualità ed efficienza al processo penale, dando piena attuazione ai principi del giusto processo sanciti dall’articolo 111 della Costituzione”. ” A tal fine assumono rilievo centrale – conclude Napolitano – il rafforzamento del ruolo di garante del giudice e la rigorosa riqualificazione di quello del difensore. Sono certo che dal congresso emergeranno in proposito utili sollecitazioni attraverso la formulazione di proposte di modifica degli assetti vigenti coerenti e sistematiche”.

Sulla stessa linea anche l’intervento del presidente del Senato Renato Schifani: ”Riformare la giustizia è una priorità che deve trovare unanimità di intenti e di consenso, accantonando schieramenti e contrapposizioni; soltanto così agendo possiamo contribuire a far crescere il nostro paese e a renderlo competitivo”. ”Il Paese ha bisogno di una giustizia che risolva i problemi nel più breve tempo possibile, quella che dà certezza di una decisione rapida”, ha detto Schifani, secondo il quale ”il principio della certezza della pena deve costituire la stella polare della nostra giustizia”.