Pd, Matteo Renzi vince in fabbrica: a Mirafiori 76%, Orlando secondo

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Marzo 2017 - 15:39 OLTRE 6 MESI FA
Pd, Matteo Renzi vince in fabbrica: a Mirafiori 76%, Orlando secondo

Pd, Matteo Renzi vince in fabbrica: a Mirafiori 76%, Orlando secondo

TORINO – Matteo Renzi vince in fabbrica: l’ultima volta è successo a Mirafiori a Torino, dove ha ottenuto il 76% dei consensi. Secondo posto per Andrea Orlando che si ferma però al 17%, Emiliano terzo con il 7%. La deputata renziana Silvia Fregolent, ha esultato su Facebook: “Dopo le nette vittorie al circolo Pd della Hitachi di Pistoia e a Piombino nel circolo delle fabbriche tra i lavoratori del siderurgico, arriva un nuovo successo netto di Matteo Renzi in un’altra area simbolo degli insediamenti industriali del nostro Paese: Mirafiori a Torino”.

Come riporta Carlo Bertini sul quotidiano La Stampa

Le buone notizie per Renzi arrivano da alcune realtà aziendali: al Circolo 2 Santa Rita – Mirafiori Nord, la mozione Renzi ha incassato il 76% dei consensi degli iscritti (82 voti), Orlando il 17% (19 voti), Emiliano il 7% (6 voti). Percentuali bulgare pure al circolo di Pomigliano. A Pistoia alla Hitachi ex Breda, a Piombino dentro il polo siderurgico.

Ma alcuni operai metalmeccanici del Circolo delle Fabbriche di Piombino lamentano i «numeri non entusiasmanti» in una lettera aperta al Pd, diffusa dalla mozione Orlando. Perché alle votazioni «hanno partecipato 29 persone, di cui operai solo circa una decina. Abbiamo visto partecipare al voto diverse persone che con la fabbrica non c’entrano nulla e che non abbiamo mai visto alle nostre riunioni, ma che stavolta si sono puntualmente presentate per votare al congresso».

Anche qui dunque non mancano le polemiche: che esplodono tra le due fazioni sui dati dei partecipanti. Il renziano Matteo Richetti sbandiera un’affluenza tra gli iscritti pari al 61%, superiore a quella del 53,55% del 2013. Il portavoce di Orlando ribatte che «la percentuale dei partecipanti sarebbe inferiore al 50%, anche in zone come l’Emilia Romagna dove storicamente la partecipazione è sempre stata molto forte».