Pdl, Calderoli: “No al doppio partito, con ribelli si va al voto”

Pubblicato il 26 Aprile 2010 - 09:26 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Calderoli e Umberto Bossi

“Discutiamo dei problemi, verifichiamo in aula se c’é un solo Pdl o due. Noi vogliamo un solo interlocutore, questo deve essere chiaro”. E’ quanto afferma in una intervista a Repubblica il ministro per la Semplificazione, il leghista Roberto Calderoli che chiede compattezza agli alleati e avverte: “Se i numeri dicono che il governo ha la forza la forza per avviare il grande cambiamento, si va avanti. Se non ci sono, si decide di conseguenza. Obtorto collo, si va al voto”.

Sullo scontro tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini, Calderoli osserva: “I finiani per me non esistono. Il Pdl dovrebbe essere uno solo” e aggiunge: “Non mi piacciono nemmeno i berluschini”.

Calderoli afferma inoltre che “irresponsabile non è chi parla di elezioni ma chi rischia di provocarle”.

Un’ accusa a Fini? “Magari lui no”, replica il ministro leghista, “piuttosto qualcuno che bada più alle proprie frustrazioni per incarichi mancati che alla sostanza politica”.

Il federalismo fiscale, “ho già dimostrato che non costa”, spiega Calderoli aggiungendo che il progetto è stato condiviso con “Regioni, province e comuni”.

Infine l’esponente del Carroccio spende una battuta sul capo dello stato, Giorgio Napolitano: “E’ troppo facile elogiare il presidente della Repubblica e poi risentirsi se qualcuno parla prima con lui che con altri”.