Referendum, violato il silenzio: Berlusconi e Maroni rischiano 3 anni di carcere

Pubblicato il 13 Giugno 2011 - 16:10 OLTRE 6 MESI FA

silvio_berlusconiROMA – Uno a urne aperte ha detto: “Il quorum è raggiunto”, l’altro, mentre gli italiani erano ancora in fila per il referendum, ha annunciato: “Diciamo addio al nucleare”. Ora il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi potrebbero, in punta di legge, rischiare tre anni di carcere. Perché? Perché hanno, a tutti gli effetti, rotto il silenzio elettorale. Ad urne ancora aperte hanno dato dei risultati non certi. E potrebbero essere incriminati per turbativa elettorale.

Infatti il Testo Unico sulle norme elettorali che disciplina anche le conseguenze penali degli atteggiamenti in periodo di elezioni parla chiaro, con un comma che istituisce un reato speciale appositamente pensato – e aggravato – per i soggetti investiti di cariche pubbliche.

L’Art. 98 , comma 1, dice: “Il pubblico ufficiale, l’incaricato di un pubblico servizio, l’esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell’esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o ad indurli all’astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000“.

E dire a urne ancora aperte che ormai il quorum e raggiunto e il nucleare abolito può essere valutato come turbativa elettorale. Dicendo agli italiani che il referendum è passato e hanno vinto i sì, mentre le urne sono ancora aperte e dati certi non ce ne so, potrebbe aver influenzato la partecipazione elettorale degli italiani. Potrebbe aver spinto qualcuno a non andare a votare con il pensiero che tanto il referendum era passato. Che il voto degli altri era bastato per raggiungere il quorum.