Scalfaro: il mistero del necrologio su La Stampa? Un errore di battitura

Pubblicato il 31 Gennaio 2012 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA

Oscar Luigi Scalfaro (Foto LaPresse)

ROMA – Tra i numerosi necrologi che hanno accompagnato su molti giornali la scomparsa di Oscar Luigi Scalfaro, ha destato sorpresa quello apparso proprio in fondo su La Stampa di Torino: semi-anonimo, personalissimo e femminile. A scriverlo una misteriosa Wilma: “Dopo una vita di grande affetto, profonda amicizia, stima, la mancanza è puro dolore, la speranza è nel nostro patto”.

Testo che incuriosisce e sorprende, perché della vita privata di Scalfaro si sapeva poco o nulla. L’unica presenza femminile è sempre stata quella della figlia Marianna. E l’unico accostamento di una Wilma al nome del presidente emerito della Repubblica che si ricordi fu fatto sarcasticamente da Beppe Grillo, proponendo a Giorgio Napolitano la nomina a senatore a vita di Wilma De Angelis (classe 1931) quando Scalfaro fosse scomparso.

Nessun altra Wilma è comparsa nelle cronache legate al politico democristiano di lungo corso. Quindi? Semplicemente un errore di battitura. Nel tardo pomeriggio di lunedì infatti è arrivata la soluzione al rebus: la terza donna nel cuore dell’ex presidente (le altre due, naturalmente, sono le sue Marianna, la compianta moglie scomparsa nel 1944 al momento del parto della sola e omonima figlia) è la sua segretaria, appunto Wilma, e quel “patto” citato nel testo un banale refuso per “petto”, inteso come cuore.