Umberto Bossi attacca Salvini: “Il nazionalismo fa perdere la Lega. Autonomia, altro che prima gli italiani…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Febbraio 2020 - 09:55 OLTRE 6 MESI FA
Umberto Bossi attacca Salvini: "Il nazionalismo fa perdere la Lega. Autonomia, altro che prima gli italiani..."

Umberto e Salvini insieme al congresso della Lega del 2013 (Ansa)

ROMA – Intervistato da Gad Lerner per Repubblica, il padre nobile Umberto Bossi contesta la deriva nazionalista della sua Lega, cui Salvini ha cambiato nome, orizzonti ideali e in definitiva anima. Il sovranismo muscolare non paga e in Emilia il giovane leader ha sbagliato tutto, non capendo che come in Lombardia e Veneto i suoi elettori volevano l’autonomia. 

“Il popolo emiliano vuole raggiungere il traguardo dell’autonomia, sul modello di Zaia e Fontana” e quell’obiettivo “era la prima cosa da offrirgli, altro che prima gli italiani. Per quello basta e avanza la destra nazionalista”. Quindi una cosa è chiara, per Bossi, dopo il voto emiliano del 26 gennaio: “Se trasferisci la Lega al Sud, poi diventa più difficile chiedere il voto alla Lombardia, al Veneto e all’Emilia”.

“Meglio la sinistra se vogliamo l’autonomia”

La priorità, per il fondatore della Lega, è pertanto continuare a “batterci per l’autonomia”, e per riuscire a raggiungerla, prosegue, “l’esperienza insegna che serve mantenere anche buoni rapporti con la sinistra, più sensibile della destra a questo tema” perché “in Europa è la sinistra che ha concesso spazi all’autonomia”.

E “se avvenuto in Catalogna”, perché non può accadere anche “in Lombardia?”, si chiede l’anziano leader. Che aggiunge: “E poi nell’Italia meridionale l’elettorato si divide per clientele, come facciamo a credere che la Lega nazionalista diventi primo partito del Sud?”.

“Una tessera nazionalista mica fa per me”

Il rischio che vede Bossi è la progressiva disaffezione del popolo del nord. “Ho aderito al gruppo Lega per Salvini premier per forza di cose. Ma una tessera nazionalista mica fa per me. Ci sono tanti militanti che non approverebbero. Molti sono già andati via, attirati dal movimento Grande Nord di Roberto Bernardelli. Sbagliano prospettiva. Soffrono perché la Lega ha tolto la parola al Nord. Ma non è finito il mondo. Un recupero è possibile. Evidentemente – aggiunge Bossi – anche cambiando leadership. Ma io ho fiducia che, essendo mutata la situazione, anche le persone possano correggersi e cambiare”. (fonte La Repubblica)