Vaticano, un “formicaio nervoso”: la strana storia delle rassegne stampa “purgate”

Pubblicato il 9 Febbraio 2010 - 15:12| Aggiornato il 21 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Ma che succede in Vaticano? La Santa Sede ha emesso niente meno che un comunicato ufficiale per attestare, nero su bianco, che il “Papa è sempre informato”. “Pezza” informativa che a ben guardare è peggiore del “buco”. Dovrebbe essere ovvio che il Papa è informato, il contrario dovrebbe essere addirittura impensabile. Quindi perché ricorrere con atto urgente e ufficiale a giurare sull’ovvio? Il perché è nella notizia apparsa sul Corriere della Sera e su La Stampa. Notizia che racconta come le “rassegne stampa”, cioè gli articoli di stampa portati all’attenzione del Pontefice fossero negli ultimi tempi incomplete, insomma “purgate”. Purgate degli articoli che lavorano sul dubbio che a passare a Vittorio Feltri la “carta sporca” anti Boffo fosse stata una mano interna al Vaticano stesso. Tra le ipotesi, quella che la “mano” fosse stata quella del direttore dell’Osservatore  Romano, Giovanni Maria Vian. “Sospetto” quest’ultimo perché ai tempi dell’attacco a Boffo si era affrettato a farsi intervistare per dire che Boffo sbagliava linea e conduzione de L’Avvenire.

La nota ufficiale smentisce che quella mano sia “vaticana” e quindi smentisce sia stata quella di Vian. Ci mancherebbe altro che il Vaticano avallasse con imbarazzato silenzio questo sospetto. Smentita dunque ovvia e doverosa. Ma strana, molto strana l’affannata precisazione sul “Papa informato”. Una smentita non ovvia, non doverosa, perfino fuori misura. Che ottiene l’effetto che spesso tocca alle smentite troppo recise e decise, quello di “confermare” in qualche modo la “notizia” che si vuol negare. La storia che le rassegne stampa del Papa erano volutamente incomplete viene da dentro il Vaticano, lì i quotidiani l’hanno raccolta. Questo è un fatto. Il Papa tenuto relativamente all’oscuro, di certo non poteva apprendere tutto guardando i Tg istituzionalmente “purgati”, è ipotesi ai limiti del possibile e del credibile. Il non mettergli sotto il naso quegli articoli non sarebbe stata certo una scelta per non turbargli l’umore o “addolorarlo”. Sarebbe stato ingenuo e quasi disperato espediente.

Però qualcosa esce da tempo dal Vaticano: Feltri ha smentito di aver avuto la sua “carta sporca” da Vian. Ma ha confermato di averla ricevuta dal Vaticano. E dal Vaticano hanno raccontato la storia delle rassegne stampa. Qualcosa esce con la frenesia di un formicaio nervoso. Il Vaticano fa ufficialmente sapere: tutto in regola, non succede nulla. Ecco, questa è troppo forte da credere, proprio come la storia di Vian e delle rassegne stampa purgate.