Zingaretti sul cornicione: mi butto! Pd: Zingare’ nun ce lassà. Sarà acclamato. Bernie Sanders de noartri

di Lucio Fero
Pubblicato il 5 Marzo 2021 - 08:57 OLTRE 6 MESI FA
Zingaretti sul cornicione: mi butto! Pd: Zingare' nun ce lassà. Sarà acclamato. Bernie Sanders de noartri.

Zingaretti sul cornicione: mi butto! Pd: Zingare’ nun ce lassà. Sarà acclamato. Bernie Sanders de noartri. FOTO ANSA

Zingaretti sul cornicione: mi butto, mi butto, non ne posso più, mi butto! Grande e subitaneo accorrere alle finestre e sui marciapiedi accanto e sotto il cornicione e corale invito: rientra, il Pd ti vuol bene. E’ questo che Zingaretti vuol sentirsi dire dal Pd, che il Pd lo ama, sentirselo dire magari per acclamazione e ovazione quando sarà, presto, rientrato dal cornicione.

La mossa del cornicione, un classico della commedia italiana

La mossa del cornicione è un classico della commedia italiana, magistrale e inarrivabile Alberto Sordi sul cornicione del Colosseo. Non si sale sul cornicione perché davvero ci si vuol buttare giù, si sale lassù perché la gente accora, soccorra, esaudisca. Si fa la vittima, si espone disperazione, la si butta (dicono a Roma) in caciara, ci si straccia le vesti. Per essere richiamato dentro dagli amici, dai parenti, dai pompieri, dai passanti. Si va sul cornicione per sentirsi dire: ti vogliamo tutti bene, ti amiamo, rientra. Zingaretti ha fornito la sua interpretazione di questo classico della commedia italiana.

Dimissioni per vergogna. Vergogna di chi?

Zingaretti ha annunciato dimissioni da segretario per insostenibile intollerabile “vergogna” provata. Vergogna di che? Del Pd! Del Pd che fa solo trame politiche e si occupa solo di poltrone. Al netto dell’uso all’ingrosso della demagogia (le poltrone!) , Zingaretti del Pd era dunque un ospite, ignaro della malevolenza di cui si nutre il Pd. Malevolenza verso chi? Verso Zingaretti, chi altri se no? Zingaretti lamenta, anzi più che lamenta, denuncia indignato che da 20 giorni nel

Pd ci si chieda perché mai un partito che si dice europeista e riformista soffra il governo Draghi più di quanto lo soffra Salvini. Con un moto di sdegnoso disgusto Zingaretti denuncia che da 20 giorni nel Pd ci si chieda se è proprio il caso il fondersi e il realizzarsi nel nuovo Fronte Popolare Populista con M5S e Leu. Non solo, nel Pd da 20 giorni ci si chiede se sia proprio Giuseppe Conte l’uomo della Provvidenza Progressista. Zingaretti non ha retto all’oltraggio, ha reagito alla blasfemia ed è andato sul cornicione.

Cincinnato? Bernie Sanders de noartri

Cincinnato? Zingaretti ha detto dal cornicione: “Ho salvato il Pd”. Intendeva dire: l’ho salvato dal Male Supremo, da Renzi. Ho salvato il Pd e non mi tributate neanche un Trionfo? Allora faccio Cincinnato: ho vinto, mi ritiro, mi rimpiangerete e mi richiamerete. In effetti, salvandolo da Renzi, Zingaretti ha operato sul Pd all’ingrosso: per non correre rischio di braccino corto lo ha salvato anche da ogni riformismo e da ogni tentazione-programma che non sia il fondersi in anima e azioni col M5S alla Conte. Insomma, non proprio Cincinnato. Bernie Sanders, de noartri. In attesa dell’Assemblea Pd che intonerà: Zingare’ nun ce lassà.