Cosa prevede la bozza italiana sull'Ucraina: cautela sull'utilizzo degli asset russi, nessun riferimento all'invio di armi (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
In vista della discussione del Parlamento sul prossimo Consiglio europeo, prevista mercoledì, la maggioranza – su iniziativa del ministro Tommaso Foti – ha preparato una bozza di risoluzione sugli impegni chiesti al governo (in tutto 14) dall’Ucraina al Medioriente, dal prossimo bilancio pluriennale europeo ai rimpatri di migranti.
Nel testo, che sarà probabilmente oggetto di limature fra i vari partiti nelle prossime ore e sarà poi votato dall’Aula, non ci sono riferimenti espliciti all’ulteriore invio di armi all’Ucraina. E riguardo all’uso degli asset russi “congelati” per sostenere Kiev (non citati espressamente), la bozza fotografa di fatto l’attuale posizione di cautela dell’Italia. In particolare, sollecita il governo a “chiedere alla Commissione europea un’approfondita disamina degli aspetti giuridici e finanziari di tutte le opzioni di finanziamento sul tavolo, ribadendo che l’Italia, che con notevole impegno si è guadagnata la prospettiva di un’uscita dalla procedura di deficit eccessivo, presterà particolare attenzione al tema dell’impatto attuale e futuro sui saldi di finanza pubblica”.

Resta l’impegno per una “pace giusta e duratura basata sul diritto internazionale e per “solide garanzie di sicurezza” per Kiev. Nei confronti della Russia, si conferma l’impegno a ricorrere a “tutti gli strumenti della diplomazia, incluso quello sanzionatorio”, per spingere il paese a sedersi al tavolo dei negoziati. Ma sui dettagli si rimanda ai partner europei per valutare insieme “le effettive esigenze di assistenza finanziaria dell’Ucraina per il 2026-2027, e individuare tra le possibili opzioni quella maggiormente solida da un punto di vista legale e finanziario”, con “regole chiare sulla spesa dei fondi”.
Nelle premesse, e sempre riguardo al conflitto tra Russia e Ucraina, il testo parte dalla considerazione che “i capi di Stato e di Governo affronteranno la situazione in Ucraina alla luce degli ultimi sviluppi e delle veloci evoluzioni delle iniziative di pace attualmente in corso”. Si ribadisce che “resta prioritaria la difesa del diritto internazionale e pertanto permane il sostegno multidimensionale allo Stato aggredito” e che “ciò comporta esaminare attentamente le sue esigenze finanziarie per il 2026-2027”.
Oltre che sull’utilizzo degli asset russi, l’Italia è cauta anche a proposito dell’ingresso dell’Ucraina nella Ue. L’allargamento va perseguito “a valle di un processo graduale basato sul merito e sulla realizzazione delle riforme funzionali ad assicurare il buon finanziamento dell’Unione, da realizzare in condizione di parità tra i candidati”.
