
L'EDICOLA, Il Corriere: "Zelensky e Putin, sì al vertice". La Stampa: "Pace, Zelensky sfida Putin". La Verità: "Tra Russia e Ucraina forse è la volta buona" - Blitz Quotidiano
La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa alle parole del presidente ucraino Zelensky, per la prima volta disponibile a incontrare giovedì in Turchia il presidente russo Putin per tentare di arrivare a un accordo per la fine della guerra fra i due Paesi. “Pace, Zelensky sfida Putin”, titola La Stampa. “Zelensky e Putin, sì al vertice”, è l’apertura del Corriere della Sera. “Tra Russia e Ucraina forse è la volta buona”, titola invece La Verità.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Zelensky apre a Putin” (La Repubblica).
“Zelensky e Putin, sì al vertice” (Il Corriere della Sera).
“Il fragile futuro con i dazi”. L’editoriale di Federico Fubini: “Quaranta giorni fa, Donald Trump annunciava il maggiore aumento dei dazi degli Stati Uniti da oltre un secolo. Dopo le prime ritorsioni da parte di Pechino, nel giro di qualche giorno le tariffe doganali americane sulla Cina erano salite fino al 145% e quelle cinesi sugli Stati Uniti al 125%: potenzialmente un embargo pressoché totale fra i due Paesi che, messi insieme, valgono da soli quasi metà del prodotto interno lordo del mondo”.
L’intervista al ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani: “Che Putin e Zelensky siano pronti a incontrarsi è un passo avanti decisivo, dobbiamo favorirlo in ogni modo. Ma le trattative si fanno con un cessate il fuoco che non può essere di tre giorni. Serve una vera tregua. Giorgia Meloni si è collegata in video conferenza, quindi c’era. Quel che conta è la presenza nella sostanza – rimarca – l’Italia, il governo, la presidente in prima persona sono presenti in ogni aspetto della trattativa”. Nel giugno del 2022 su quel treno per Kiev c’erano Draghi, Macron e Scholz, mentre sabato al posto di Meloni sedeva Starmer, oltre che il premier polacco Tusk. “La Polonia è un grande Paese. E lo è l’Italia. Prova ne sia la riunione” che si terrà oggi “a Londra con i vertici della Ue, tra i ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito. Il gruppo Weimar discuterà degli scenari di crisi e sarà il punto sugli sforzi per il cessate il fuoco tra Mosca e Kiev”.
“Pace, Zelensky sfida Putin” (La Stampa).
“Tribunali, cambia il trend: obiettivi europei più lontani” (Il Sole 24 Ore).
“Zelensky: Incontrerò Putin” (Il Messaggero).
“L’alleanza che serve a tutto l’Occidente”. L’editoriale di Alessandro Campi: “L’Occidente pericolosamente diviso negli ultimi mesi – Stati Uniti vs Europa, come non era mai accaduto nella storia delle relazioni transatlantiche – si sta, a quanto pare, lentamente ricompattando, sempre che la cronaca di questi giorni non inganni o non trovi clamorose smentite. L’impressione è che sulle incomprensioni, i proclami e gli anatemi culturali stiano prevalendo il buon senso politico e le reciproche convenienze, anche economiche”.
“Ucraina, l’ora della verità” (Il Giornale).
“Leone è come Francesco: Mai più guerre dall’Ucraina a Gaza” (Il Fatto Quotidiano).
“Ma mi faccia il piacere”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Lui modestamente lo nacque. “Giuli: ‘A sinistra solo comici’” (Corriere della sera, 11.5). Dài, su, non ti sottovalutare. Se no? “I volenterosi da Zelensky, ultimatum alla Russia” (Repubblica, 11.5). “Europa, ultimatum alla Russia” (Stampa, 11.5). “Tregua, l’ultimatum a Putin” (Corriere della sera, 11.5). Primo caso nella storia di uno sconfitto che dà l’ultimatum al vincitore…”.
“Tra Russia e Ucraina forse è la volta buona” (La Verità).
“È tornato il Papa” (Libero).
“Ucraina, il contropiede di Zelensky: Pronto a vedere Putin di persona” (Domani).