
Zan (Pd): "Governo illiberale che nega i diritti dei più piccoli" (foto ANSA) - Blitz quotidiano
In seguito alla recente sentenza della Corte Costituzionale, che riconosce i diritti dei figli di due madri, Alessandro Zan, europarlamentare del Partito Democratico e responsabile nazionale per i diritti nella segreteria del partito, ha rilasciato un’intervista a La Stampa in cui denuncia l’impostazione ideologica dell’attuale governo italiano. “Ci troviamo di fronte a un governo che nega i diritti delle bambine e dei bambini solo perché non approva i loro genitori e ha fatto delle famiglie arcobaleno un bersaglio ideologico”, afferma Zan, evidenziando come certe scelte politiche abbiano effetti concreti e dolorosi sulla vita di molte famiglie.
L’europarlamentare cita in particolare la circolare Piantedosi, che ha condotto numerose famiglie arcobaleno nei tribunali, e le direttive volute da Matteo Salvini, volte a imporre la dicitura “padre” e “madre” anche nei casi in cui i bambini hanno due genitori dello stesso sesso. “Penso alla circolare Piantedosi che ha trascinato decine di famiglie in tribunale oppure a Salvini che ha imposto la dicitura ‘padre’ e ‘madre’ anche quando un bambino ha due padri o due madri”, spiega Zan. Provvedimenti che, secondo lui, non solo mancano di empatia, ma generano uno stigma che i minori porteranno con sé per tutta la vita: “Questi provvedimenti così crudeli hanno l’effetto di creare uno stigma, un marchio d’infamia che bambine e bambini si porteranno dietro per tutta la vita. Ecco perché la Corte è intervenuta nel supremo interesse dei minori”.
Attacchi alla magistratura e modello Orbán
Zan interviene anche sulle polemiche sollevate da Matteo Salvini, che ha accusato la Corte Costituzionale di aver emesso una sentenza “politica”. Il commento del vicepresidente del Consiglio viene giudicato dall’esponente dem come un grave attacco all’indipendenza della magistratura. “Trovo che sia molto grave questa presa di posizione da parte di un vicepresidente del Consiglio su una sentenza della Corte Costituzionale”, dichiara Zan, sottolineando come la destra reagisca sistematicamente con attacchi quando le decisioni giudiziarie non sono in linea con il proprio orientamento. “Anche in questo caso, quando non gradisce le sentenze, la destra attacca i giudici. Ma la Corte Costituzionale non fa politica, fa giustizia, verifica la legittimità costituzionale delle leggi e ricordo che la Costituzione non è un’opinione”.
Nel suo intervento, l’europarlamentare si spinge oltre, indicando una pericolosa deriva illiberale nelle scelte dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni: “Questo atteggiamento dimostra ancora una volta il lato illiberale del governo Meloni che infatti ha come modello l’Ungheria di Orbán – conclude – che assoggetta i giudici al controllo dell’esecutivo”.