“Discarica e rifiuti ci hanno fatto ricchi”: la storia di Mariana (Mantova)

Pubblicato il 24 Gennaio 2011 - 09:14 OLTRE 6 MESI FA

A Mariana, in provincia di Mantova, i rifiuti sono una ricchezza. Sono centomila le tonnellate annue di spazzatura che arriva ogni anno da tutta la provincia dopo essere prima stata selezionata in impianti di compostaggio. Per ogni tonnellata di rifiuti solidi urbani vengono pagati al Comune 13 euro dall’azienda municipalizzata Tea (Territorio energia e ambiente).

Se in Campania la questione “munnezza” ha scatenato la guerriglia urbana, ai 732 abitanti di Mariana ha portato benefici. Il sindaco Angelo Rosa commenta soddisfatto: “Se non ci fosse la discarica, come Comune avremmo fatto bancarotta già quindici anni fa”.

Sulla discarica c’è un cumulo di terra che “serve per ricoprire i rifiuti scaricati dai camion – commenta il sindaco prima Dc e poi Margherita- prima passano i compattatori con le ruote dentate, e subito dopo il tutto viene coperto con questa argilla. Vede, siamo tanto veloci che anche i gabbiani non trovano nulla da mangiare. Ne vediamo qualcuno, ogni tanto. Bisogna usare la testa. Se si ragiona, anche i problemi più gravi si risolvono. Io quelli di Napoli un po’ li capisco. Ad ogni emergenza, c’è chi dice di risolvere tutto e invece non risolve nulla. Ma anche loro debbono cambiare testa: non possono continuare a dire: la discarica si deve fare, ma non qui da noi. Ci vogliono programmazione e consenso”.

Inoltre Mariana riesce a vendere aree urbanizzate a 30 euro al metro quadro, a differenza del comune accanto che le vende a 200 euro. I giovani e anche meno che decidono di andare a vivere lì quando si sposano riceve 750 euro: per il primo figlio che nasce ricevono 500 euro, per gli altri figli il “premio” sale a 1000 euro. Quando iniziano la scuola la famiglia ha un bonus di 500 euro all’anno mentre per la scuola materna non si paga.

“Abbiamo comprato e ristrutturato una casa padronale. Ne abbiamo ricavato nove appartamenti molto curati, che affittiamo a chi è in difficoltà: novanta euro al mese. E poi abbiamo costruito la bocciofila, stiamo preparando la palestra… Insomma, fino a quindici anni fa rischiavamo di scomparire: eravamo rimasti solo in 596. Adesso siamo in crescita e la cosa bella è che dai paesi vicini arrivano soprattutto giovani che si vogliono sposare e mettere su casa”, dice ancora Angelo Rosa.