Roma. “L’ho ucciso, la pistola è nel Tevere”: confessa killer dell’imprenditore. Vive in auto, i dubbi degli inquirenti

Pubblicato il 10 Aprile 2011 - 18:42 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Gli ho sparato, poi sono fuggito e ho gettato la pistola nel Tevere”. Il presunto assassino di Roberto Ceccarelli, 46 anni, l’imprenditore romano già accusato in passato di truffa, ha confessato davanti gli uomini della squadra mobile di Roma. A.P., 70 anni, ha aggiunto il dettaglio di avere gettato la pistola nel Tevere.

Questa versione non convincerebbe del tutto gli inquirenti. L’uomo è un senza dimora che forse potrebbe coprire qualcuno. ”Mi sono disfatto dell’arma, l’ho gettata nel fiume”, ha detto.

All’origine dell’omicidio, avvenuto davanti allo storico Teatro delle Vittorie nel quartiere Prati, una storia di soldi: l’assassino sosteneva di essere stato truffato da Ceccarelli e voleva dei soldi. L’omicida, ha spiegato agli agenti di aver avuto un’accesa discussione con l’imprenditore alcune ore prima, perché quest’ultimo non gli restituiva dei soldi.