Roma, precipita dal lungotevere e muore. È giallo. De Risi, Messaggero

(foto d'archivio)
(foto d’archivio)

ROMA – “È giallo – scrive Marco De Risi sul Messaggero – sulla morte di un quarantacinquenne precipitato ieri sera da un parapetto sul lungotevere. L’uomo è stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Santo Spirito e dopo qualche ora è deceduto per le gravi ferite riportate nella caduta. S’indaga per capire se si è trattato di un suicidio o di un incidente”.

L’articolo completo:

È accaduto ieri intorno alle 19, sul lungotevere Gianicolense, vicino piazza della Rovere. A.L. è caduto dal muretto, un volo di quindici metri, ed è precipitato sulla pista ciclabile. Non si capisce ancora se è stato lui a lanciarsi nel vuoto o se si è trattato di una caduta accidentale, viene presa in considerazione anche l’ipotesi che sia stato spinto dopo una lite. A scoprire il corpo del quarantacinquenne riverso sulla banchina del Tevere è stato un ciclista che percorreva la pista ciclabile. Ha visto un corpo immobile sul percorso riservato alle due ruote, si è avvicinato. L’uomo aveva addosso una camicia e i jeans, era ferito. Immediatamente ha chiamato i soccorsi. L’ambulanza del 118 è sopraggiunta sul posto e ha trasportato il ferito all’ospedale Santo Spirito. Ai sanitari che lo hanno visitato le condizioni sono apparse subito molto gravi, A.L. aveva fratture alle gambe e alla braccia e un trauma cranico. I medici hanno fatto di tutto per salvarlo ma dopo tre ore circa l’uomo è morto. Sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno cercato di ricostruire l’accaduto. Non ci sono testimoni che hanno assistito alla scena. C’è solo il racconto del ciclista che ha chiamato i soccorsi. La prima ipotesi è che si sia trattato di un suicidio ma non si esclude che l’uomo sia caduto in seguito a un malore o che qualcuno l’abbia spinto. Verranno ascoltati i familiari per ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo.

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