Sarah Scazzi, iniziati gli “accertamenti non ripetibili” sul telefonino

Pubblicato il 25 Ottobre 2010 - 12:58 OLTRE 6 MESI FA

Sarah Scazzi

Sono iniziati a Roma gli accertamenti tecnici sui reperti relativi all’omicidio si Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana, uccisa, secondo la Procura di Taranto, lo scorso 26 agosto, dallo zio Michele Misseri e da sua figlia Sabrina. Al centro degli esami c’è proprio il telefonino di Sarah, di cui Michele Misseri simulò il ritrovamento lo scorso 29 settembre. In particolare, verranno cercate le impronte digitali nel vano batteria per capire chi ha utilizzato il cellulare il giorno del delitto.

Trattandosi di accertamenti tecnici non ripetibili, su reperti che possono deteriorarsi dopo le verifiche, e, dunque, non essere più utili ai fini investigativi, agli esami partecipano anche le parti: gli avvocati e i consulenti tecnici, dei due indagati e della famiglia Scazzi.

Gli Scazzi, tramite gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile hanno nominato l’ex comandante del Ris di Parma, il generale Luciano Garofano. Per Sabrina Misseri è invece presente l’anatomopatologa Carla Vecchiotti, dell’università di Roma Sapienza , mentre per Michele Misseri è presente il suo avvocato d’ufficio, Daniele Galoppa.

La Procura di Taranto, infine, ha nominato come consulente gli stessi Ris. Dalla riunione di lunedì, comunque, non emergeranno novità: per i risultati bisognerà infatti attendere almeno 30 giorni, anche se è possibile che qualche esame venga concluso prima. Gli accertamenti ”dattiloscopici, biologici, chimici e informatici” verranno svolti su tutti i ”reperti acquisiti al procedimento”: il cellulare e la batteria del telefonino di Sarah, i tamponi biologici prelevati sul cadavere della quindicenne, il dna, i rilievi e i reperti acquisiti sulla Seat Marbella di Michele Misseri, all’interno del garage e dell’abitazione dei Misseri in via Grazia Deledda ad Avetrana.