Cos'è e come funziona Mark Up di Google e cosa cambia per il motore di ricerca - Blitzquotidiano.it
Cos’è e come funziona il nuovo strumento di Google Mark Up: puoi evidenziare e correggere e cambierà l’uso del popolare motore di ricerca.
Google continua a spingere sull’innovazione nell’ambito dell’intelligenza artificiale, ampliando le funzionalità del suo ecosistema con strumenti sempre più avanzati e intuitivi.
Dopo l’aggiornamento di Gemini, ora compatibile con NotebookLM, e l’introduzione di SynthID, il protocollo di sicurezza per tracciare i contenuti generati da modelli AI, arriva una nuova funzione chiamata Mark Up. Questa estensione dell’editor grafico, basata sul modello Gemini Nano Banana, rivoluziona il modo di interagire con le immagini, integrando perfettamente input visivi e testuali in un unico flusso operativo.
Mark Up: l’innovazione nell’interazione con le immagini
Il cuore della novità risiede nella possibilità di comunicare con l’intelligenza artificiale senza dover necessariamente digitare comandi o descrizioni testuali. Con Mark Up, infatti, gli utenti possono caricare una foto e utilizzare strumenti di annotazione direttamente sull’immagine, come disegnare a mano libera, evidenziare con cerchi o inserire brevi note grafiche. Questi segni visivi non sono semplici decorazioni, ma diventano veri e propri comandi che l’AI interpreta grazie al modello Gemini Nano Banana, addestrato per trasformare tali input grafici in richieste semantiche.
Questo approccio consente di focalizzare l’attenzione della macchina su dettagli specifici dell’immagine con estrema precisione, migliorando la qualità e la pertinenza delle risposte generate. La novità rappresenta un passo importante verso la semplificazione dell’interazione con l’intelligenza artificiale, poiché elimina la necessità di formulare comandi complessi o descrizioni articolate, favorendo invece un linguaggio più naturale e immediato basato sull’osservazione visiva.
È fondamentale sottolineare che Mark Up non sostituisce la scrittura, ma la affianca. Gli utenti possono infatti combinare segni grafici e comandi testuali, creando un linguaggio ibrido che amplia le possibilità di personalizzazione e rende l’esperienza con Gemini ancora più flessibile. Questa integrazione rappresenta un’innovazione significativa, perché permette a un pubblico più vasto, anche a chi ha difficoltà a esprimersi a parole, di interagire efficacemente con l’intelligenza artificiale.
L’adozione di questa modalità grafica punta anche a superare le barriere linguistiche, offrendo un accesso più immediato e intuitivo agli strumenti avanzati di AI, con un impatto potenzialmente molto positivo in ambiti come il design, l’educazione e la comunicazione visiva.

Il rollout di Mark Up è già in corso e avviene tramite aggiornamento lato server, quindi gli utenti non dovranno scaricare manualmente alcun update per usufruire della nuova funzione. Attualmente la versione web è pronta per i primi test, mentre la diffusione sulle app mobile per i sistemi Android e iOS sarà progressiva nei prossimi giorni, estendendosi gradualmente ai vari mercati internazionali.
Chi non vede ancora l’icona dell’editor fotografico integrato non deve far altro che attendere qualche giorno: l’attivazione completa è ormai imminente. Questa strategia di rilascio graduale permette a Google di monitorare e ottimizzare il funzionamento del servizio in tempo reale, garantendo un’esperienza utente stabile e performante.
Con queste novità, Google conferma la sua leadership nel campo dell’intelligenza artificiale, puntando su una user experience sempre più fluida e naturale, dove la tecnologia dialoga con gli utenti attraverso modalità nuove, capaci di ampliare la creatività e l’efficacia comunicativa di ogni interazione digitale.
