Integratori di cacao: possono davvero proteggere il cuore che invecchia? (blitzquotidiano.it)
L’infiammazione cronica è uno dei nemici silenziosi della salute con l’avanzare dell’età. È collegata a malattie cardiovascolari, diabete, Alzheimer e persino ad alcune forme di artrite. Una nuova ricerca pubblicata su Age and Ageing suggerisce che un alleato inaspettato potrebbe nascondersi in un ingrediente amato da tutti: il cacao.
Un team di ricercatori del Mass General Brigham ha infatti osservato che assumere quotidianamente 500 mg di estratto di cacao per due anni può rallentare l’aumento di alcuni marcatori di infiammazione, tra cui la proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hsCRP), strettamente legata al rischio cardiovascolare.
Il cacao come fonte di flavanoli
Il cacao non è solo un piacere per il palato: contiene flavanoli, composti vegetali ad azione antiossidante già studiati per i loro effetti positivi sulla pressione sanguigna e sulla salute vascolare. In questo studio, i ricercatori hanno voluto verificare se questi benefici potessero estendersi al controllo dell’“inflammaging”, cioè l’infiammazione cronica che aumenta con l’età.
Gli studiosi hanno seguito oltre 2.000 persone anziane (donne dai 65 anni in su e uomini sopra i 60) e monitorato cinque diversi marcatori infiammatori attraverso prelievi di sangue effettuati all’inizio, dopo un anno e alla fine dei due anni di osservazione.
I risultati principali dello studio
Il dato più rilevante riguarda i livelli di hsCRP, che nei partecipanti che hanno assunto il cacao ogni giorno sono diminuiti dell’8% circa ogni anno. Una riduzione significativa, considerando che livelli elevati di questa proteina aumentano il rischio di infarto e ictus.
Inoltre, i ricercatori hanno registrato un incremento di circa il 7% di interferone-γ, una proteina che regola la risposta immunitaria. Altri marcatori, come l’interleuchina-6 (IL-6), hanno mostrato variazioni minime, più evidenti nelle donne che negli uomini.
Un aspetto interessante è che i benefici erano più marcati nelle persone che già presentavano un’infiammazione più elevata all’inizio dello studio.
Non una panacea, ma un aiuto in più
Gli esperti sottolineano che, sebbene i risultati siano promettenti, non vanno interpretati come una “cura” definitiva. Come ha spiegato il dottor Raj Dasgupta, internista e pneumologo statunitense, la riduzione di hsCRP è “un pezzo del puzzle”, non una garanzia di protezione assoluta.
In altre parole, l’integratore di cacao può essere visto come un possibile supporto aggiuntivo, ma la base della prevenzione cardiovascolare resta sempre lo stile di vita: alimentazione equilibrata, attività fisica regolare, sonno di qualità e niente fumo.
Attenzione agli effetti collaterali
Nonostante il cacao sia considerato sicuro, non va dimenticato che contiene sostanze con un’azione simile a quella della caffeina. Chi assume farmaci o è particolarmente sensibile agli stimolanti dovrebbe chiedere consiglio al proprio medico prima di iniziare un’integrazione quotidiana. Inoltre, mancano ancora dati solidi sulla sicurezza a lungo termine.
Il consiglio del giorno
Il cacao sotto forma di integratore sembra avere potenzialità interessanti per la salute del cuore con l’avanzare dell’età. Ma il primo passo resta sempre quello di ridurre i fattori di rischio con scelte quotidiane: camminare almeno 30 minuti al giorno, mangiare più frutta e verdura e limitare zuccheri e grassi saturi. Se vuoi provare i benefici dei flavanoli del cacao, puoi anche iniziare semplicemente inserendo nel tuo menù un quadratino di cioccolato fondente (almeno al 70%) al giorno, senza esagerare con le quantità.
